Il problema: regole, reclutamento, precariato

04 giugno 2008 – ANDU

I problemi da risolvere per risanare e rilanciare l’Universita’ sono tanti e tutti urgenti: finanziamento, organizzazione del Sistema nazionale e delle singole Universita’, didattica, diritto allo studio, dottorato, precariato, reclutamento, carriera e stato giuridico dei docenti.

Su tutte queste questioni l’ANDU da anni propone una soluzione organica che finora i Governi e i Parlamenti succedutisi non hanno voluto accogliere perche’ ‘sensibili’ agli interessi di quei poteri accademico-politici che hanno determinato la gravissima situazione in cui oggi versa l’Universita’ statale.

L’ANDU ritiene che, tra i molti problemi da risolvere, quelli da affrontare con particolare urgenza siano il reclutamento straordinario in ruolo con nuove regole e l’istituzione di una nuova figura per la formazione pre-ruolo che sostituisca TUTTE le attuali figure precarie. Affinche’ tali interventi legislativi risultino efficaci e’ indispensabile che essi siano CONTESTUALI.

NUOVE REGOLE PER IL RECLUTAMENTO
Occorre combattere alla radice il nepotismo e il localismo che connotano la docenza italiana e per questo e’ necessario impedire che il reclutamento in ruolo dei docenti (che oggi avviene quasi totalmente nella fascia dei ricercatori) continui ad essere ‘affidato’ ad un singolo ‘maestro’, che ottenuto il bando di un posto, lo assegnera’, attraverso un finto concorso, all”allievo’ da lui pre-scelto. Per questo e’ indispensabile che il concorso sia TOTALMENTE sottratto all’autonomia locale, che e’ in realta’ l’autonomia di una singola persona (il ‘maestro’) di scegliere il ‘vincitore’ del concorso a ricercatore. Occorre pero’ evitare che la scelta dei vincitori passi nelle mani dei gruppi accademici ‘prevalenti’ a livello nazionale. Per tutto questo l’UNICA soluzione possibile, di semplice, immediata e rapida applicazione, e’ quella di costituire, attraverso il ‘puro’ sorteggio, commissioni concorsuali nazionali di soli ordinari, tutti appartenenti a sedi diverse ed escludendo i professori appartenenti agli Atenei che hanno chiesto il bando dei concorsi a ricercatore.

RECLUTAMENTO STRAORDINARIO
Per consentire il ringiovanimento dei docenti in ruolo e ‘prevenire’ il pensionamento, che nei prossimi anni interessera’ circa la meta’ degli attuali docenti, e’ indispensabile un reclutamento realmente straordinario attraverso il bando, su fondi statali aggiuntivi, di almeno 20.000 concorsi a ricercatore, da svolgere con le nuove regole che vanno applicate da subito anche per i posti banditi su fondi di ateneo.

CANCELLAZIONE DEL PRECARIATO
Per cancellare il precariato bisogna cancellare e vietare per sempre TUTTE le attuali figure (assegni, borse, contratti, ecc.) che hanno portato alla formazione di un vastissimo precariato, inaccettabile per la lunga durata, per le condizioni economiche e giuridiche disumane e per le ricadute negative sulla qualita’ della didattica e della ricerca. Per superare definitivamente tutto questo va prevista UNA SOLA figura pre-ruolo (ricercatore a tempo determinato), con autonomia di ricerca, con adeguata retribuzione e con tutti i diritti lavorativi (pensione, ferie, maternita’/paternita’, ecc.). La permanenza in questa figura pre-ruolo non deve superare i tre anni e il numero dei posti deve essere rapportato al numero dei posti di ricercatore a tempo indeterminato preventivamente programmati, con relativa copertura finanziaria..

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