UILPA-UR: Prodi e Mussi a scaricabarile

15 gennaio 2008 – ANDU

Con il consenso della UILPA – Universita’ e Ricerca, diffondiamo il seguente documento:

“UILPA – Universita’ e Ricerca

Roma, 11 gennaio 2008

Ai Responsabili di Sede
Ai Segretari Regionali

Universita’, Ricerca e Finanziaria 2008

LA STORIA DI UN FALLIMENTO!

Il Presidente del Consiglio ed il Ministro Mussi, di fronte a tutto il Paese ed alla Comunita’ Scientifica, giocano a scaricabarile sulle responsabilita’ dei tagli alla Ricerca pubblica ed alle Universita’ e della debolezza dei provvedimenti sin qui adottati dal Governo, insufficienza confermata anche nella manovra finanziaria per il 2008. Nessuno dei due, in realta’, convince e dice, fino in fondo, come stanno effettivamente le cose!

Un dato e’ certo: la manovra 2008 per Universita’ e Ricerca non offre, ne’ complessivamente ne’ in maniera specifica, gli effetti benèfici che il Governo sbandiera, come suol dirsi “a squilli di tromba”!

A testimoniare questo oggettivo limite rispetto alle attese ci sono anche dure e chiare denunce che provengono dagli stessi settori della maggioranza dalle cui prese di posizione, molto circostanziate, emerge con chiarezza che gli effetti incrementali sulle risorse 2007, tanto per Atenei, come per gli EPR, sono irrisori o pressoche’ nulli. Intanto per l’ Universita’ i 550 milioni che si dicono “aggiuntivi” di cui agli artt. 427-428 e 429 della Finanziaria 2008 sono, in realta’, molti di meno perche’ essi debbono scontare il taglio del 2007 sul 2006 (- 216 milioni di euro), il taglio ulteriore di 90 milioni conseguente alla manovra “pro-camionisti” e la lievitazione dei costi conseguente al deflatore ed agli esborsi dello scatto biennale e della rivalutazione Istat per il personale docente.

Per la Ricerca pubblica le tanto declamate nuove opportunita’ che sarebbero dovute derivare dalla rivisitazione del quadro di comando ed, in particolare, dalla creazione del nuovo fondo (First) non si sono viste. Allo stato registriamo solo i circa 100 milioni relativi al finanziamento dei bandi PRIN, arrivati peraltro con un anno di ritardo e con esclusioni illustri quanto negative.

Sul piano prettamente normativo e del personale l’ultima e molto grave decisione e’ quella che dalle norme relative all’ estensione e sviluppo dei provvedimenti di stabilizzazione gia’ contenuti nella Finanziaria precedente sono stati esclusi i lavoratori co.co.co (addetti all’insegnamento ed alle attivita’ di ricerca), tanto delle Universita’ come degli Enti Pubblici di Ricerca. Tale decisione appare ancor piu’ ingiusta, grave ed assurda, se teniamo conto che a fronte di tale perentoria ed illegittima esclusione non c’e’, nella stessa Finanziaria, nessun provvedimento di autorizzazione alla creazione di nuovi posti di ricercatori (universitari ed extra-universitari). Il che avrebbe, seppur solo in parte, lenito un vulnus per noi, comunque, inaccettabile.

La gravita’ di questa scelta e’ appesantita da un insieme di manchevolezze ed insufficienze al contorno: la insufficienza delle risorse finanziarie rispetto agli obiettivi di stabilizzazione, il varo di un DPCM sulle nuove assunzioni e stabilizzazioni sui fondi 2007, registrato a fine dicembre, con criteri di distribuzione non trasparenti ed operati da una burocrazia ministeriale che ha del tutto scavalcato Presidenti, Direttori Generali e vertici degli Enti, senza peraltro nessuna attivita’ preparatoria.

Al Ministro Mussi come sindacato avevamo lanciato accorati appelli e concrete proposte per tenere conto della specificita’ di Universita’ e Ricerca nei provvedimenti di stabilizzazione. Il ministro ha tenuto conto di questa specificita’: ha permesso che venissero esclusi i lavoratori degli Enti e degli Atenei ed ha permesso che i soldi della Ricerca e dell’ Universita’ venissero dati agli autotrasportatori .

A ben riflettere, tutto cio’ altro non e’ che il prosieguo di una negativa politica degli accessi intrapresa dal Ministro stesso da piu’ mesi. E’ vero, infatti, che con nell’Universita’, la cosiddetta “riforma degli accessi universitari”, – attraverso una scelta ibrida tra concorsi nazionali e concorsi locali, con la complicazione dei meccanismi burocratico-procedurali (che certo non favoriscono la tanto sbandierata trasparenza) – altro risultato non si e’ ottenuto che quello di un’autorizzazione di assunzioni con le vecchie procedure e, per di piu’, con un risparmio di un anno di finanziamento cosa che fa felice solo il Ministro del Tesoro

A completare questo quadro si aggiunga tutto il “battage” fatto sulla valutazione. Anche qui all’incompiutezza dell’architettura organizzativa si aggiunge l’assurdita’ dei compiti di valutazione dell’ ANVUR che dovrebbero spingersi fino alla valutazione del singolo ricercatore! Ma come e’ possibile che un’istituzione scientifica pubblica deleghi ad un soggetto esterno la valutazione di un proprio addetto?

A questo punto non ci rimane altro che esprimere il rammarico e la delusione di chi aveva sognato un’inversione di tendenza rispetto alle politiche di governi precedenti e dire con franchezza al Ministro Mussi che la sua politica potrebbe tranquillamente collocarsi nella stessa scia che ha caratterizzato i provvedimenti del suo predecessore!

Come si vede per i lavoratori della Ricerca e dell’Universita’ si prepara, purtroppo, un gennaio di lotta. Per quanto ci riguarda siamo pronti ed attrezzati e sull’impegno della UILPA – UR essi potranno come sempre, contare.

Alberto Civica Segretario Generale UILPA – Universita’ e Ricerca”

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