DL. FONDAZIONI, IIT, FFO, BLOCCO, SCATTI

Con il Decreto-Legge 112/08 pubblicato sulla G.U. del 25 giugno 2008 (per il testo v. nota 1) si accelera il ‘lavoro’ di demolizione dell’Universita’ statale, condotto da decenni da un potente gruppo accademico-politico-confindustriale, che ha ‘utilizzato’ tutti i Ministri, tutti i Governi e tutti i Parlamenti succedutisi. In tutti questi anni, la devastante attivita’ di questa oligarchia e’ stata puntualmente documentata e denunciata dall’ANDU, senza pero’ ottenere un’adeguata reazione da quella parte del mondo universitario che ritiene fondamentale per il Paese e per la sua stessa democrazia una Universita’ statale, democratica, autonoma, di massa e di qualita’. Per realizzare e difendere questo tipo di Universita’, l’ANDU ha da anni elaborato e proposto un progetto di radicale riforma dell’Universita’, complessiva e dettagliata (nota 2). I contenuti del DL non sono nuovi: essi sono stati ‘auspicati’ e/o ‘tentati’ e/o ‘praticati’ nel corso degli ultimi decenni, in maniera
assolutamente trasversale, sulla base di una ‘ideologia’ italo-anglo-americana che in realta’ aveva e ha come vero obiettivo (gia’ in parte realizzato) quello di dirottare le risorse pubbliche per l’Alta formazione e la Ricerca verso auto-proclamati centri di eccellenza. Lo strumento principale per imporre questo progetto e’ stato il Ministero dell’Economia, che ha di fatto avocato a se’ poteri propri dei Ministri
formalmente competenti per l’Universita’ e la Ricerca. I contenuti degli articoli del DL (che qui si riportano) riguardanti l’Universita’ e la Ricerca comprovano quello che ormai si configura come un vero e proprio commissariamento dell’Universita’ da parte degli economisti del Ministero dell’Economia e dei loro ‘interlocutori’ accademici e imprenditoriali.

FONDAZIONI (art. 16 del DL)
La trasformazione delle Universita’ statali in Fondazioni, fortemente
‘auspicata’, in particolare, da Nicola Rossi e Gianni Toniolo (nota 3), e’
anche la risposta all’iniziativa di alcuni Rettori che recentemente, convintisi di essere a capo di Atenei eccellenti, hanno operato per interloquire in proprio con il potere politico con l’obiettivo di ottenere piu’ risorse. Con questo articolo del DL si consente di privatizzare strutture pubbliche che saranno mantenute con finanziamenti pubblici. Questa scelta e’ demandata ai Senati Accademici, organi i cui componenti sono stati eletti quando non era stato ancora loro attribuito tale delicatissimo e importantissimo potere di scelta. Ancora una volta un pasticcio normativo che non sta in piedi neanche sul piano giuridico-costituzionale, ma che si basa sulla ‘forza’ accademico-politico-mediatica gia’ dispiegata per imporre provvedimenti devastanti per l’Universita’ statale: autonomia finanziaria, autonomia statutaria, autonomia concorsuale, autonomia didattica, riforma del CUN, progressiva decurtazione dei finanziamenti, continui blocchi del reclutamento e delle carriere, ecc.

IIT (art. 17 del DL)
Le Universita’, specie quelle statali, – si sa – sprecano le risorse pubbliche e per questo e’ bene tagliare loro i finanziamenti e puntare su centri di eccellenza da inventare e da finanziare abbondantemente a parte (IIT di Genova, SUM di Firenze, IMT di Lucca). E all’IIT, centro che per eccellenza e’ il piu’ eccellente, presieduto dal Direttore Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si destinano ulteriori Fondi, devolvendogli “le dotazioni patrimoniali” della Fondazione IRI, con un articolo del DL il cui titolo non lascia alcun dubbio sul fatto che l’IIT sia ‘depositario’ esclusivo dei “progetti di ricerca di eccellenza”. Il Ministero dell’Economia continua a strangolare finanziariamente l’Universita’ statale e lo stesso Ministero continua a iperfinanziare una struttura presieduta dal suo Direttore generale!

FFO e BLOCCO (comma 13 dell’art. 66 del DL)
Assicurati ulteriori eccellenti finanziamenti per l’eccellentissimo IIT,
alle Universita’ si riducono drasticamente i finanziamenti e si contengono
pesantemente il reclutamento e le promozioni. E infatti agli Atenei si
riduce il fondo di finanziamento ordinario, che subisce un taglio di 500
milioni di euro in tre anni, e si limita il turn over prevedendo assunzioni
nel limite del 20% dei pensionamenti per il triennio 2009-2011 e del 50% a
partire dal 2012.

SCATTI (art. 69 del DL)
Il precedente Governo ha tentano di mettere le mani sugli scatti biennali
di tutti i docenti universitari, Alla fine si e’ contentato di intervenire solo su alcuni docenti. L’attuale Governo ora interviene sugli scatti di tutti i docenti con una sorta di “paghi due e prendi tre” (comma 1). Il ‘prelievo’ viene incamerato dallo Stato (comma 2).

26 giugno 2008


– Nota 1. Per il testo del Decreto-Legge “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita’, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria.” – Decreto-Legge 25 giugno 2008, n. 112 (S.O. n. 152 alla G.U. n. 147 del 25.06.2008):
http://www.mef.gov.it/web/apri.asp?idDoc=19254
– Nota 2. Per leggere le “Proposte dell’ANDU su docenza universitaria e concorsi e su governo del Sistema nazionale e organizzazione degli Atenei” v. il documento dell’ANDU del 29.5.08 “Il problema: regole, reclutamento, precariato”:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 04 giugno 2008 oppure
http://unimoreinform .blogspot.c om/2008/05/andu-il-pro blema-regole-reclutamento.html
– Nota 3. V. l’intervento di Gianni Toniolo “Universita’, la via delle fondazioni”, sul Sole 24-ore del 24.6.08:
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegn a/archivio/2008/06/24MI22060.PDF.

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