Il 20 marzo 2007, sulla prima pagina del Sole 24-ore, sono stati ‘comunicati’ i contenuti della “proposta che sta emergendo dal ministero” riguardante la modifica dei concorsi a ricercatore universitario, contenuti che l’ANDU ha diffuso e commentato il 21 marzo 2007 (v. documento “I ‘nuovi’ concorsi di Mussi”, nota 1).
Il 22 marzo 2007 il Ministero ha inviato alle Organizzazioni universitarie le “Linee-guida per il Regolamento per le procedure di reclutamento dei ricercatori”, in vista del confronto col Ministro previsto per il pomeriggio del 26 marzo 2007 (per il testo delle “Linee-guida” v. nota 2). Il documento ministeriale inviato contiene alcune novita’ rispetto alle ‘anticipazioni’ ed e’ molto piu’ dettagliato. Il provvedimento ministeriale ha come obiettivo principale quello di anticipare pesantemente la riforma della governance degli Atenei, costituendo la figura del rettore-manager-padrone al quale si attribuisce, di fatto, la gestione del potere fondamentale dell’accademia: la scelta dei vincitori dei concorsi. Il Rettore, infatti, presiedera’ la “commissione di reclutamento”, composta in maggioranza da non competenti della materia, che scegliera’ TUTTI i nuovi ricercatori dell’Ateneo. Al Rettore spettera’ anche il compito di verificare la legittimita’ degli atti da lui stesso compiuti. Con questa nuova procedura si vuole formalizzare del tutto il livello
locale che attualmente caratterizza la scelta dei vincitori dei concorsi aricercatore. Una novita’ questa che certo non elimina la cooptazione personale (con gli annessi fenomeni nepotistici e clientelari), che consente al ‘maestro’ di reclutare il proprio allievo. Da ora in poi, infatti, il ‘maestro’, dovendo tenere conto del nuovo assetto di potere nell’Ateneo, dovra’ ‘rivolgersi’ al Rettore per ottenere il risultato
finale voluto, piuttosto che alla propria Facolta’ dalla quale finora si doveva fare nominare membro interno di una commissione solo formalmente prevalentemente nazionale. La volonta’ di attribuire il potere di scegliere comparativamente il
vincitore del concorso ad una commissione in cui solo due su sette componenti sono “appartenenti al macrosettore interessato”, porta all’esercizio di un’attivita’ giudicatrice ‘incongrua’ e illegittima, alla base della quale non potra’ esserci il merito scientifico e didattico dei candidati. Peraltro la funzione marginale e di copertura dei due commissari ‘aggiunti’ e’ sottolineata dalla possibilita’ che essi possano essere anche associati, anziche’ solo ordinari come in tutti gli altri passaggi valutativi. La volonta’ accademico-ministeriale di imporre un riassetto
anti-democratico degli Atenei (che il sottosegretario Luciano Modica definisce invece “una rivoluzione” che “sicuramente suscitera’ molto clamore”) ha come disegno generale quello di estendere le ‘nuove’ modalita’ dei concorsi a ricercatore a quelli ad associato e a ordinario: “Ci stiamo pensando, – aggiunge Modica -, servira’ pero’ una legge e gli aggiustamenti del caso.” (dall’intervista “Il ricercatore sara’ selezionato da docenti esterni”, sul Sole 24-ore del 24 marzo 2007, nota 3).
Inoltre, il progetto accademico-ministeriale, lasciando “molto spazio” alle “autonome determinazioni” degli Atenei “per quanto riguarda le procedure interne”, introduce elementi importanti di delegificazione del reclutamento nella direzione dell’abolizione dello stato giuridico nazionale dei docenti, passaggio cruciale per lo smantellamento definitivo del Sistema nazionale delle Universita’ statali. Gli altri aspetti della farraginosa e lunghissima (altro che aumento della “celerita’ dei concorsi”!) procedura ‘inventata’ in sede ministeriale sono importanti, ma secondari rispetto al vero obiettivo di trasformare i Rettori in sovrani assoluti.
Una scelta che va nella direzione opposta a quella della partecipazione
democratica di tutte le componenti nella gestione degli Atenei e che risponde invece alla richiesta della lobby accademica trasversale di accentramento del potere, a livello nazionale e locale, in poche mani. Una richiesta espressa da tempo dalla Fondazione TreeLLLe, che svolge “attivita’ di lobby trasparente al fine di diffondere dati e informazioni, promuovere le tesi dell’Associazione presso i decisori pubblici a livello nazionale e regionale, i parlamentari, le forze politiche e sociali, le istituzioni educative” (dal sito della Fondazione, nota 4). Una scelta antidemocratica che non puo’ essere accettata dal mondo universitario che appena poco piu’ di anno fa’ si e’ mobilitato compatto per fermare il precedente Ministro quando ha voluto imporre provvedimenti contro l’Universita’ statale; provvedimenti di portata distruttiva minore rispetto a quelli che l’attuale Ministro sta imponendo con strumenti piu’ autoritari (Decreto-legge, Finanziaria, Leggi-delega in bianco). Contro questo progetto di controriforma e’ necessario e urgentissimo che dalle Universita’ emerga “molto clamore”, al quale, siamo certi, daranno il
loro contributo,come nella mobilitazione contro la “Legge Moratti”, anche i Rettori, che non possono accettare che la figura del Rettore venga trasformata in quella di un ‘dittatore elettivo’. Quanto previsto dal progetto ministeriale rende ancora piu’ valida la proposta dell’ANDU sul reclutamento (qui di seguito riportata) che
porterebbe al superamento della cooptazione personale, con scelte di merito
realizzate attraverso procedure rapide e svolte in piena autonomia dalla comunita’ scientifica competente.
Proposta dell’ANDU sul reclutamento.
I concorsi per i posti nella fascia iniziale della docenza (oggi il ruolo dei ricercatori) devono essere espletati a livello nazionale, ‘concentrando’, con cadenza certa, i posti banditi in autonomia dai vari Atenei su fondi propri e/o ministeriali. La scelta dei vincitori deve essere fatta da una commissione nazionale composta solo da ordinari direttamente sorteggiati, appartenenti a sedi diverse ed escludendo quelli degli Atenei che hanno bandito i posti.
Ai candidati devono essere adeguatamente riconosciuti i periodi di
attivita’ didattica e scientifica svolti a qualsiasi titolo: dottorato, assegni, borse, incarichi, ecc.
25 marzo 2007
– Nota 1. Per leggere il documento dell’ANDU “I ‘nuovi’ concorsi di Mussi”:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 22 marzo 2007 oppure
http://www.orizzontescuola.it/article14487.html
– Nota 2. Per le “Linee-guida per il Regolamento per le procedure di reclutamento dei ricercatori” elaborate dal Ministero: (Attenzione, non interrompere la stringa!)
http://www.ricercatoriprecari.org/public/ modules/mydownloads/cache/files/0a9cd28d913f0e2f0 a5c8146aa4d73b8- reclutamentoricercatorilineeguida.pdf
– Nota 3. Per leggere l’intervista a Luciano modica “Il ricercatore sara’ selezionato da docenti esterni”, sul Sole 24-ore del 24.3.07:
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/07-03/070324/DVA07.tif
– Nota 4. Per conoscere l’attivita’ e la composizione della Fondazione
TreeLLLe: http://www.associazionetreelle.it/