Con l’autorizzaione dell’Autore, diffondiamo un messaggio inviatoci da Alberto Civica, segretario della UILPA Universita’-Ricerca, che si riferisce al documento inviatoci da Giovanni Ragone, consigliere del ministro Fabio Mussi.Per il documento di Giovanni Ragone:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 13 novembre 2006
DA A. CIVICA SEGRETARIO DELLA UILPA UNIVERSITA’-RICERCA
Ho letto con attenzione quanto scritto da Ragone e credo sia necessario chiarire che non c’e’ bisogno, o almeno a me non serve, una difesa di ufficio del Ministro Mussi al quale attribuisco soltanto due colpe. La prima di aver proceduto per tutto il tempo della discussione sulla finanziaria a ritenere superfluo il confronto con il sindacato che pure aveva capito il clima che si profilava su Universita’ e Ricerca al punto di dichiarare, unico settore nel panorma generale, lo sciopero. La seconda colpa ben piu’ grave ed imperdonabile e’ quella di aver proposto la “riforma” di enti di ricerca come il CNR o l’INFN attraverso norme regolamentari e non per legge. Questo e’ a mio avviso un fatto di eccezionale gravita’ perche’ esclude questi enti dalla tutella dell’art. 33 della Costituzione declassandoli di fatto rispetto alle istituzioni di alta cultura, universita’ ed accademie che, rammentiamo “… hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.”
Se poi tutto questo e’ stato fatto con l’unico obiettivo di cambiare il Presidente del CNR ci troveremmo di fronte ad una visione Machiavellica della politica persino incompatibile con l’essere di sinistra. Nessuno nega invece al Ministro Mussi di essersi adoperato al massimo perche’ si potessero fare passi in avanti nei settori dell’Universita’ e della Ricerca, ne tantomeno ne mettiamo in discussione, CNR a parte, la buonafede. Resta il fatto sconcertante di dover prendere atto che un
Governo nato da una maggioranza che si e’ data un programma elettorale che
affermava “conoscere per crescere” abbia comunque continuato a considerare
l’Universita’ e la Ricerca come una spesa e non come un investimento.
Detto questo non ci resta che sperare che l’azione del sindacato e l’accorato appello della Montalcini diano frutti positivi che potremo valutare pero’ solo al momento della definitiva scrittura della Finanziaria.
Cordiali saluti
Alberto Civica Segretario UILPA-UR