La CRUI con il Ministro

La CRUI, imperterrita, continua a pretendere di rappresentare il sistema nazionale delle Università, nonostante che nessuna norma lo preveda e che nessun Rettore sia stato eletto per svolgere questo ruolo. Nel merito, la posizione che la CRUI sta assumendo – in palese contraddizione con le iniziali dichiarazioni e in dispregio della richiesta di ritiro del provvedimento governativo espressa in tutti gli Atenei – è di contrapposizione agli interessi dell’Università e dei docenti. Per interrompere il dannoso ruolo della CRUI non rimane che chiedere le dimissioni di tutti quei Rettori che non si dissoceranno dalla funzione e dalle posizioni che essa sta impropriamente assumendo.

=== Il giorno prima.

Il 10.2.04 l’ANDU ha diffuso il proprio documento “5000 subito e idoneità” (il testo completo in http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 11 febbraio 2004). Nel documento, tra l’altro, si affermava:
“Comune è la consapevolezza che è in corso l’attacco finale contro l’Università pubblica, per disgregarla ed emarginarla, rafforzando ancor più i poteri forti accademici che l’hanno sequestrata e che da decenni
gestiscono il Ministero e condizionano trasversalmente il Parlamento. Questi poteri forti pretendono un maggiore controllo del reclutamento e della carriera della docenza e per questo vogliono sostituire il ruolo dei ricercatori con un precariato fino a dieci anni e vogliono rendere precarie anche le fasi iniziali della carriera di associato e di ordinario.” In, particolare, sul ruolo e le posizioni della CRUI si affermava:
“. è importante che la CRUI (che si è appropriata del ruolo di rappresentanza del sistema nazionale che non le spetta e che non è strutturalmente in grado di svolgere)” .. non ‘contratti’ “con il potere accademico-ministeriale e non finisca per accettare, nella sostanza, i contenuti principali del disegno di legge-delega De Maio-Moratti in cambio di nuovi finanziamenti. Su questo terreno è in corso da parte del potere accademico-ministeriale il tentativo di rendere più accettabile il lungo precariato con la promessa di una retribuzione di 2000 euro netti al mese e l’ipotesi del passaggio ad altra amministrazione nel caso in cui, dopo dieci anni, il precario non abbia vinto un posto di associato: su questo punto il contraddittorio documento della CRUI del 29.1.04* è pericolosamente possibilista.
In questo stesso documento la CRUI ha abbandonato l’iniziale richiesta di ritiro del provvedimento governativo e non critica nemmeno più il ricorso allo strumento della legge-delega. È invece indispensabile chiedere e ottenere il ritiro del provvedimento governativo perché tutti i suoi contenuti sono inaccettabili.”

* http://www.crui.it// data/allegati/links/ 1234/parere_crui_ stato_giuridico.pdf

=== Il giorno dopo.

L’11.2.04 la CRUI e il Ministro si sono incontrati. Il contenuto dell’incontro è stato riportato da diversi quotidiani e in particolare dalla “Stampa” di Venerdì 13.2.04 (“Armistizio fra Moratti e Rettori” in
http://www.crui.it//data/ allegati/links/ 1267/LaStampa%2012- 02-04.pdf).
Chiarificatrice del contributo che da anni la CRUI sta dando allo smantellamento dell’Università pubblica è anche la lettera che il suo Presidente ha inviato ai Rettori:

“Roma, 11 febbraio 2004 – Ai Rettori delle Università ed Istituti Universitari Italiani
Cari Colleghi, in esito all’incontro dell’Assemblea con il Ministro Moratti, mi preme sottolineare tre punti particolarmente importanti che sono emersi dalle dichiarazioni del Ministro:
1. il DDL sullo stato giuridico va considerato aperto a “modifiche” e “integrazioni”;
2. la questione dello stato giuridico – come le altre ancora aperte, riforma del 509 e governance – saranno portate avanti in parallelo con il problema del finanziamento e del riequilibrio del sistema universitario;
3. la valutazione è considerata come il riferimento essenziale per tutte le azioni future di programmazione del sistema universitario.
Su questi tre punti, che la CRUI ha da tempo indicato come essenziali, continuerà a svolgersi l’azione del Comitato di Presidenza e mia personale con l’obiettivo di raggiungere risultati apprezzabili fin dai prossimi mesi.

Con i migliori saluti. Piero Tosi”.

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