NUMERO CHIUSO A MEDICINA A OGNI COSTO
ANCHE ALLA CAMERA QUASI TUTTI D’ACCORDO
SUL MICIDIALE MODELLO FRANCESE
LA NON OPPOSIZIONE DI PD E M5S
IL BARATRO DEL MINISTRO BERNINI
Il testo del provvedimento sul numero chiuso a Medicina, approvato dalla Commissione della Camera, al Senato era stato «condiviso dalle forze sia di maggioranza sia di opposizione», come ha ricordato, senza alcuna smentita, il rappresentate del Governo (v. resoconto della seduta del 17 febbraio 2025 e gli emendamenti presentati).
Nella Commissione Cultura e, finora, nell’Aula della Camera (v. resoconto della seduta del 4 marzo 2025 da pag. 58) nessuno degli esponenti di PD e M5S intervenuti si è detto contrario al numero chiuso in generale e nessuno di essi ha criticato l’impianto del provvedimento che introdurrà il numero chiuso alla francese (ingresso libero e sbarramento alla fine di sei mesi di studio universitario), programmando così il massacro di oltre 45.000 studenti all’anno.
Inoltre nessuno degli esponenti di PD e M5S ha preso minimamente in considerazione – anche solo per contestarle – le argomentate critiche al modello simil-francese espresse da ogni parte.
Anzi il PD ha riproposto ostinatamente di allungare la ‘graticola’ dell’inutile e devastante percorso universitario da sei mesi a un anno.
L’esponente di AVS ha presentato l’emendamento 2.7 (‘naturalmente’ respinto) per rendere libero l’accesso e il percorso nel corso di Medicina.
Il testo sta per essere votato dall’Aula.
Nel frattempo il ministro Bernini è riuscito a scambiare questo salto nel baratro per «una rivoluzione copernicana, un salto quantico irrimandabile e lo dico con assoluta certezza.»
Cresce il dubbio che in troppi, nel Governo e nel Parlamento, non riescano a trovare il tempo di leggere quanto propongono e/o votano.
== Nell’intervista Medicina, una riforma nata nel nostro ateneo sul Resto del Carlino del 23 febbraio 2025, Giorgio Zauli, ex rettore di Ferrara, si vanta di avere ‘anticipato’ l’introduzione del modello francese. Zauli ora fa parte della Commissione ministeriale nominata ancor prima che il provvedimento legislativo venisse approvato dal Senato.
Sull’esperimento a Ferrara v. il punto 3. Da Ferrara: selezione alla italo-francese, ancora peggio di quella alla francese nel documento del febbraio 2019.
grazieee
= L’on. Gaetano Amato del M5S ha scritto all’ANDU:
“La non opposizione? E dove lo avete letto! Almeno firmatevi prima di fare affermazioni”
= Ecco la risposta dell’ANDU:
ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari
Egregio on. Amato,
la ringraziamo per l’attenzione – anche se molto ‘sintetica’ – che ha voluto dedicare al nostro ultimo documento sul numero chiuso.
La invitiamo comunque a rileggere lo stesso documento e i ‘rinvii’ (link) in esso contenuti.
Lo ribadiamo: il M5S e il PD non si sono mai opposti al numero chiuso simil-francese (accesso a Medicina impedito per circa l’80% degli studenti dopo mesi di università). Una modalità di selezione questa di gran lunga più feroce e onerosa, per gli studenti e le loro famiglie, di quanto non lo sia quella effettuata finora prima dell’iscrizione l’Università, basata sulla lotteria dei test, test che peraltro rimangono nella legge che si sta approvando in via definitiva.
Per quanto riguarda specificamente il M5S, forse lei non ricorda che il suo Gruppo parlamentare al Senato si è astenuto nella votazione finale del provvedimento sul numero chiuso in aula (v. resoconto stenografico della seduta del 27.11.24 l’intervento della senatrice Castellone).
E, egregio Onorevole, forse lei non ricorda nemmeno che oltre 5 anni fa alla Camera si era tentato di approvare un DDL sul numero chiuso alla francese DDL e che il relatore era l’on Tuzi del M5S. Già allora l’ANDU aveva avvertito dei gravi danni che tale modalità di selezione avrebbe provocato agli studenti e alle loro famiglie, e aveva informato sul disastro che tale selezione aveva già prodotto nella stessa Francia. V. anche il documento del settembre 2019 Numero chiuso alla francese: una decimazione lunga un anno. Analoghe preoccupazioni sono state espresse nelle Commissioni parlamentari da quasi tutti gli auditi.
Per ultimo, le saremmo grati se volesse chiarire cosa lei voglia dire scrivendo: “firmatevi prima di fare affermazioni”. La nostra Associazione si “firma” da decenni e le finalità e i suoi organismi sono pubblici: basta cliccare in “chi siamo” nel sito dell’ANDU.
Se ha tempo e interesse, la invitiamo a un confronto diretto anche pubblico.
E’ uno schifo!
Per qualche voto in più.
Prof. Carlo Pavone
Prof. di Urologia
Università di Palermo
Follia la norma varata per Medicina. Abbiamo bisogno di più medici in Italia. Perché costringere chi vorrebbe fare il
Medico a diventare avvocato o altro?