Per il testo del DDL 2285 sui precari approvato alla Camera e degli emendamenti presentati al Senato v. nota.
1. Il Relatore ha finora “recepito” le “istanze” dell’accademia che conta a. Contratto di ricerca (art. 4) b. Ricercatore universitario (art. 5) c. Borse di ricerca (art. 2) d. Precari fino a 17 anni 2. “Il nuovo DL reclutamento: al peggio non c’è mai fine” (ROARS) 3. Dalla Senatrice Elena Cattaneo 4. “Concorsi universitari col trucco” 5. “Neanche un euro per gli studenti” (LINK)Il 26 ottobre 2021 la Commissione Istruzione del Senato ha proseguito l’esame del DDL sul precariato, continuando incredibilmente a non discutere (v. resoconto). La trattazione dello stesso DDL è all’Ordine del giorno della Commissione il 2 novembre p.v.
1. Il Relatore ha finora “recepito” le “istanze” dell’accademia che conta
Nella stessa seduta della Commissione il Relatore Francesco Verducci ha illustrato i suoi emendamenti all’art. 4 (Contratti di ricerca) e all’art. 5 (Ricercatori universitari).
Il sen. Verducci ha anche sostenuto che i suoi emendamenti hanno <<l’obiettivo di recepire – in una fattiva interlocuzione con il Ministro – le istanze emerse con forza nel corso delle audizioni informali svolte sul disegno di legge n. 2285 e nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla condizione studentesca e il precariato nella ricerca universitaria>>.
In realtà il Relatore ha finora recepito parte di quanto richiesto “con forza” dall’accademia che conta e che condivide l’impianto del DDL, mentre finora egli, di fatto, non ha recepito quanto richiesto unitariamente da ADI, ANDU, ARTED, CISL UNIVERSITÀ, CNU, FLC CGIL, RETE 29 APRILE e UNIVERSITÀ MANIFESTA.
a. Contratto di ricerca (art. 4)
Il Relatore, nel suo emendamento 4.1 all’art. 4, mentre opportunamente prevede di trasformare l’assegno di ricerca in un contratto di ricerca, ne mantiene le attuali pessime connotazioni di figura ultra precaria e scarsamente retribuita.
Invece le Organizzazioni hanno unitariamente e con forza sostenuto, anche nelle sedi istituzionali, che è <<indispensabile una riforma del reclutamento che superi l’arcipelago delle forme parasubordinate, lesive della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici della ricerca, con l’introduzione di una figura unica pre-ruolo, che abbia una durata contenuta e in numero proporzionale agli sbocchi in ruolo, con diritti e tutele universali sulla base dei principi sanciti dalla Carta Europea dei Ricercatori e che tenga anche conto che sia i bandi Europei che quelli nazionali prevedono finanziamenti per ruoli a tempo determinato, eliminando tutte le altre forme contrattuali di sfruttamento del lavoro precario, borse ed assegni di ricerca.>>.
Inoltre per la figura di pre-ruolo andrebbero previsti per legge la definizione dei compiti, una reale autonomia di ricerca e di gestione di fondi, oltre che il diritto di voto ai vari livelli e una adeguata rappresentanza.
b. Ricercatore universitario (art. 5)
Per quanto riguarda la ‘nuova’ figura del Ricercatore Universitario (art. 5) il Relatore nel suo emendamento 5.16 ha previsto una durata massima di 6 anni, anziché quella di 3 anni attualmente previsto per l’attuale RTDB, e non ha ancora proposto per questa figura la definizione di una vera tenure track, una adeguata rappresentanza e il diritto di voto.
c. Borse di ricerca (art. 2)
Lo stesso Relatore non ha finora proposto di cancellare le borse di ricerca (art. 2), una forma di precariato estremo (usa e getta), senza alcuna tutela e al servizio diretto del singolo professore.
d. Precari fino a 17 anni
Il Relatore sembra stia accettando un percorso da precari che può arrivare fino a 17 anni, invece di rivedere l’intero impianto del DDL prevedendo l’entrata in ruolo a 31/32 anni, come auspicato anche da Giorgio Parisi e Maria Chiara Carrozza. Un precariato che per condizioni e durata rappresenta un gravissimo danno per l’Università e il Paese, oltre che per i diretti interessati per i quali la precarietà è un autentico dramma.
Sul DDL 2285 nel suo complesso invitiamo a leggere/rileggere il documento dell’ANDU “Senatori, non approvate una Legge deleteria per i precari e l’Università, ascoltate Parisi e Carrozza”.
2. “Il nuovo DL reclutamento: al peggio non c’è mai fine” (ROARS)
Si segnala l’interessante documento di Roars “Il nuovo DL reclutamento: al peggio non c’è mai fine”, che analizza/commenta il DDL sul precariato.
3. Dalla Senatrice Elena Cattaneo
Si riporta di seguito la risposta della Senatrice a vita Elena Cattaneo alla richiesta di incontro sul DDL riguardante il precariato inviata da Paola Sonia Gennaro a nome di ADI, ANDU, ARTED, CISL UNIVERSITA’, CNU, FLC CGIL, RETE 29 APRILE e UNIVERSITÀ MANIFESTA
<<Gentile dott.ssa Gennaro,
le rispondo solo ora perché lo staff aveva inavvertitamente archiviato la sua comunicazione prima che le venisse data risposta.
Ricevo regolarmente le comunicazioni ANDU sul ddl 2285, da ultimo, l’importante aggiornamento di domenica 24 ottobre con oggetto “Relatori Melicchio e Verducci sul DDL precariato – Commissioni”, sul tema carriere. Fin dall’inizio in qualità di accademica presente in Senato con una legittimazione non politica, lungi dal vivere la carica quale rappresentante di interessi delle categorie, ho ritenuto dovessero intervenire i rispettivi portatori di interesse.
Come non sono mai intervenuta sulle incessanti richieste dei colleghi per aspetti legati al blocco stipendiale (e su quelle innumerevoli ad personam/personas/ente) così ho osservato il dibattito maturato in sede alle commissioni competenti. Solo in un’occasione cercai – con successo – di evitare che uno sblocco assunzionale previsto in una legge di bilancio si riverberasse solo in progressioni interne a favore di nuovi professori ordinari, ribadendo la necessità di una proporzionalità a favore di nuovi ricercatori RTDb.
Devo osservare, nel merito della riforma approvanda, che condivido la criticità anche da voi sollevata relativa all’eccessivo frazionamento delle formule contrattuali della carriera del ricercatore. E su questo aspetto mi riservo di intervenire consapevole che, dal punto di vista parlamentare, i margini sono ristretti se non effimeri. Se avesse ulteriori elementi di sintesi, oltre al Documento unitario da lei allegato, le chiedo di farmeli avere.
Cordiali saluti
Elena Cattaneo
Ps. Pensando di fare cosa utile le segnalo il link al dossier del Servizio studi del Senato resosi disponibile lo scorso 21 ottobre:
– Dossier n. 464, “Disposizioni in materia di attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle università e negli enti pubblici di ricerca – A.S. n. 2285”>>.
4. “Concorsi universitari col trucco”
Si segnala l’anticipazione dell’inchiesta di Anna Maria Sersale su Italia Libera “Cooptazione accademica: concorsi universitari col trucco, una vergogna made in Italy”.
Nell’articolo si trovano anche le dichiarazioni di Paolo Bombeni, Francesca Brezzi e Nunzio Miraglia.
5. “Nemmeno un euro per gli studenti” (LINK)
Si segnala quanto denunciato da LINK Coordinamento Universitario: <<Il Governo ha approvato la bozza di legge di bilancio che contiene il piano dei finanziamenti per il prossimo anno. Nemmeno un euro viene destinato al potenziamento del sistema di diritto allo studio, all’abbassamento delle tasse universitarie, a contributi per gli affitti, alle misure di sostegno per l3 student3 dopo la pandemia.
Riteniamo inaccettabile la scelta di questo Governo di non investire nell’accesso all’istruzione, in un momento in cui gli studenti sono stati più colpiti dalla pandemia, in un Paese che vanta un record negativo per il basso numero di laureat3. Il 19 novembre ci mobiliteremo per dire con forza che tutto questo è inaccettabile!>>.
NOTA
Per leggere il testo del DDL all’esame, in sede redigente, della Commissione Istruzione del Senato cliccare qui (pagg. 4-10), all’interno del “Fascicolo Iter DDL S. 2285 – Disposizioni in materia di attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle università e negli enti pubblici di ricerca”.
Per leggere gli emendamenti fino a ora presentati al Senato cliccare qui. Solo il Relatore e il Governo potranno eventualmente presentare nuovi emendamenti.
Sembra che l’idea di liberare l’università dall’articolo 97 Cost. non trovi disponibiità alla Consulta. Come qualche tempo fa l’aspirazione ad uscire dalla pubblica amministrazione?
Forse varrebbe la pena di provare ad applicare sul serio la costituzione. In nome della next generation.
Ma il vero problema sta nelle risorse: Parisi chiedeva 20 mld in cinque anni. Il piano Amaldi almeno 15 mld, accontentandosi di raggiungere l’investimento della Francia, invece della Germania, inarrivabile.
Ora mettono sul piatto 655 ml in 3 anni, dei quali soltanto 75 ml per il 2022!
Conquisteremo l’ultimo posto in classifica?
Per i prossimi 5 anni sono attesi almeno 8.500 pensionamenti di personale docente e ricercatore di ruolo. Per eguagliare il rapporto studenti docenti della Francia, dovremmo avere in base agli studenti iscritti 2020, almeno 82.000 docenti, quindi almeno 30.000 in più del numero attuale, oppure rispetto alla Germania ben 115.000, pari a 74.000 in più rispetto agli attuali 51.500 (RTDB compresi!). Ma noi diciamo all’Europa, e l’Europa dice a noi, che è indispensabile incrementare il numero di studenti e di laureati e dunque anche i docenti in proporzione.