FRANCIA: PRECARI IN LOTTA CON PROFESSORI E STUDENTI

 
  1. In Francia i precari versano “sangue”
  2. Un addio alla ricerca
  3. Le proposte dell’ANDU per eliminare il precariato in Italia

1. In Francia i precari versano “sangue”

– Macron perd ses facultés

Maëlle Benisty, Politis, 19 février 2020

    Les corps étudiant et enseignant ainsi que tous les autres personnels de l’enseignement supérieur font front commun contre la casse de la recherche publique par le gouvernement.

    L’université a ses précaires que Macron ignore. Mardi 11 février, des collectifs de précaires de l’enseignement supérieur ont fait couler du faux sang sur les pavés parisiens, place de l’Hôtel de Ville. Au sol, une affiche : «La précarité tue.» De Rouen à Montpellier en passant par Nanterre, de nombreuses facs ont multiplié les actions symboliques toute la journée pour faire entendre leur colère face au mépris du gouvernement. «Nous refusons d’être invisibles et de disparaître en silence» […]

– Macron perde le sue facoltà

Maëlle Benisty, Politis, 19 febbraio 2020

    Gli studenti e gli insegnanti insieme a tutto il resto del personale dell’istruzione superiore fanno fronte comune contro la demolizione della ricerca pubblica da parte del governo.

    L’università ha i suoi precari che Macron ignora. Martedì 11 febbraio, i collettivi dei precari dell’istruzione superiore hanno versato falso sangue sui ciottoli di Parigi, a Place de l’Hotel de Ville. Sul terreno, un poster: “La precarietà uccide.” Da Rouen a Montpellier passando per Nanterre, molte università hanno moltiplicato le azioni simboliche durante tutto il giorno per far sentire la loro collera per il disprezzo del governo. “Rifiutiamo di essere invisibili e di sparire in silenzio” […]

=== Per seguire il movimento di protesta in Francia contro le nuove norme con le quali si vuole distruggere l’Università cliccare qui.

2. Un addio alla ricerca

– Adieux à la recherche

Maëlle Benisty, Politis, 19 février 2020

    «Je ne suis pas heureux dans ce que je fais», Pierre* 26 ans, thésard en physique J’arrive vers la fin de ma troisième année de thèse et je ressens un mélange d’énervement, de dépression et de mal-être. J’ai toujours eu besoin de stimulation intellectuelle et, au fil de mes études, la thèse en physique sonnait comme une évidence. Mais voilà, je ne suis pas heureux dans ce que je fais. J’effectue mes recherches dans une profonde solitude, sans réel soutien collectif. L’avenir bouché et sans perspectives […]

– Addio alla ricerca

Maëlle Benisty, Politis, 19 febbraio 2020

    «Non sono contento di quello che faccio», Pierre* 26 anni, dottorando in fisica. «Io arrivo verso la fine del mio terzo anno di dottorato e sento un misto di nervosismo, depressione e malessere. Ho sempre avuto bisogno di stimoli intellettuali e, durante i miei studi, il dottorato in fisica mi è sembrato come una cosa ovvia. Ma ora, non sono contento di quello che faccio. Eseguo le mie ricerche in profonda solitudine, senza alcun reale supporto collettivo. Il futuro bloccato e senza prospettive […]»

3. Le proposte dell’ANDU per eliminare il precariato in Italia

    a. bandire immediatamente almeno 20.000 (5000 all’anno) posti di professore, unico modo per recuperare i posti in ruolo persi nell’ultimo decennio e dare un credibile sbocco a buona parte degli attuali precari, da prorogare a domanda fino all’espletamento dei concorsi;

    b. cancellare tutte le attuali figure precarie per sostituirle con una sola figura pre-ruolo di breve durata (tre anni), in numero rapportato agli sbocchi in ruolo, autonoma e adeguatamente garantita e retribuita;

    c. valorizzare il dottorato di ricerca, aumentare significativamente l’entità delle borse e abolire i dottorati senza borse;

    d. eliminare a tutti i livelli i finti concorsi locali e le prove locali, prevedendo che, sempre a tutti i livelli (dal dottorato in poi), le scelte siano operate da parte di commissioni nazionali con tutti i membri sorteggiati tra tutti i docenti, escludendo quelli appartenenti agli Atenei direttamente interessati ai concorsi o alle prove e consentendo la presenza di non più di un docente dello stesso Ateneo.

(dal documento “Un movimento unitario contro la “manina” che sta sopprimendo l’Università”. Per leggere questo documento cliccare qui  )

==== Per informazioni sull’ANDU (Costituzione, Organi, Statuto, Adesione) cliccare qui.

==== La storia della devastazione dell’Università può essere approfondita in questo sito utilizzando la “ricerca avanzata”, in alto a sinistra.

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Prof CLARA BERTOLINI CESTARI
Prof CLARA BERTOLINI CESTARI
4 anni fa

Condivido pienamente le proposte ANDU, in particolare i punti c e d