CAMERA: SEMPRE PRECARIATO E LOCALISMO

AUDIZIONI ALLA CAMERA SU DUE PROPOSTE DI LEGGE

SEMPRE PRECARIATO E LOCALISMO

UN “NUOVO” RUOLO DI RICERCATORE SUBALTERNO

COSA OCCORREREBBE INVECE FARE

     Il 12 giugno 2019 sono cominciate alla Commissione Cultura della Camera le “Audizioni su reclutamento ricercatori universitari”. Fino ad ora sono state presentate due Proposte di Legge (n. 783 – Torto e n. 1608 – Melicchio) delle quali si è data già notizia anche nel messaggio “Università. Nuova PdL per altri nuovi ricercatori”. Per leggere questo messaggio cliccare qui.

     Per guardare il video dell’intera audizione cliccare qui.

     All’audizione ha partecipato anche l’ANDU (Andrea Capotorti e Nunzio Miraglia).

     Per ascoltare le posizioni espresse dall’ANDU v. video da minuti 10.52 a 19.35 e da 45.45 a 49.21. Queste posizioni erano già state sintetizzate nel documento “Come ricostruire l’Università tutta”, riproposto alla Commissione. Per leggere questo documento cliccare qui.

      Le principali critiche rivolte dall’ANDU alle due PdL, “sommandone” i contenuti, sono state:

     a. si ripropongono “nuove” fasce di precari senza limiti numerici e di lunga durata. Occorrerebbe invece vietare ogni forma di precariato;

     b. agli attuali precari non si offre alcuno sbocco. Occorrerebbe invece bandire almeno 20.000 nuovi posti di ruolo e prorogare gli attuali ricercatori fino allo svolgimento di questi concorsi;

     c. si confermano a tutti i livelli i finti concorsi locali e le prove locali per mantenere il controllo personale da parte del “maestro” sul reclutamento e sugli avanzamenti del proprio allievo. Occorrerebbe invece prevedere a tutti i livelli che le scelte venissero operate da parte di commissioni nazionali con tutti i membri sorteggiati tra tutti i docenti, escludendo quelli appartenenti agli Atenei direttamente interessati ai concorsi o alle prove e consentendo la presenza di non più di un docente dello stesso Ateneo;

     d. si introduce una “nuova” figura subalterna di ricercatore a tempo indeterminato. Occorrerebbe invece prevedere una terza fascia di professore, con lo stesse mansioni e con lo stesso stato giuridico (compresa l’età di pensionamento) degli associati e degli ordinari;

     e. si introduce una qualche forma di docente unico (passaggio da “nuovo” ricercatore ad associato) condizionato al superamento di una prova nazionale (abilitazione) e di una locale. Occorrerebbe invece prevedere il passaggio da una fascia all’altra (anche da associato a ordinario)attraverso una valutazione individuale nazionale, con immediato e automatico pieno riconoscimento del nuovo status. Nel transitorio è necessario prevedere il passaggio di fascia agli attuali ricercatori e associati che hanno ottenuto l’abilitazione, prevedendo a carico dello Stato gli eventuali maggiori oneri derivanti.

     Apprezzamento si è dato del “contingentamento” della nuova fascia di pre-ruolo, legato agli sbocchi in ruolo.

     Si è anche fatto riferimento alla “anormale” costituzione della Scuola Superiore Meridionale a Napoli per la quale sono stai destinati 93 milioni (e non 96 milioni, come erroneamente detto nell’Audizione).

      La storia della devastazione dell’Università può essere approfondita in questo sito utilizzando la “ricerca avanzata”, in alto a sinistra.

=== CONGRESSO NAZIONALE DELL’ANDU

       Il 25 e 26 ottobre 2019 si terrà a Catania il Congresso nazionale dell’ANDU.

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