Argomenti dell’incontro:
1. ASN, rivisitazione. 2. Semplificazione adempimenti degli Atenei per criteri di valutazione della didattica. 3. Punti organico e riequilibrio del turn over tra gli Atenei. 4. Reclutamento straordinario. 5. Numero chiuso.
Marco Mancini ha annunciato l’emanazione entro i primi di agosto di un Decreto Legge riguardante anche l’Università, impegnandosi a convocare prima uno o più “tavoli tecnici”.
Cliccare qui per leggere il breve resoconto dell’incontro al MIUR del 10 luglio 2014 con Marco Mancini, capo del Dipartimento per l’Università, dei rappresentanti di ADI, ADU, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, CoNPAss, CSA-CISAL Università, Federazione UGL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN-Universitas News, UDU, UIL RUA.
Naturalmente nessun accenno alle problematiche dell’Afam noi non esistiamo.Bravi
Nicoletta
Capisco che in un incontro ministeriale non si può e non si deve trattare l’universo, pena il restare nel vago.
Ben fatto intanto, dunque.
Però sarebbe vitale affrontare l’argomento delle semplificazioni amministrative, che darebbero un beneficio enorme: per il tempo nostro liberato per ricercare e pubblicare; per i ritmi stessi della ricerca sperimentale; e per l’attrattività verso colleghi stranieri abituati a Università dove il tempo si conta a settimane, non a mesi.
Salvatore Nicosia
Cosa succederà ora ai ricercatori inquadrati abilitati che non sono stati assorbiti con le prime risorse del piano straordinario per associati? Nell’Università di Catania la metà degli abilitati, circa 70 persone, è rimasta fuori; ad esempio io, nonostante avessi quattro monografie, articoli di fascia A e quasi 10 anni di anzianità di servizio, sono rimasto escluso a causa dei criteri adottati. Credo che sia legittimo e doveroso chiedere che il ministero si faccia carico di questa fascia di ricercatori a tempo indeterminato, visto che l’abilitazione è a scadenza e che il piano “straordinario” era nato proprio per venire incontro ad una categoria messa ad esaurimento e che conta ancora molte persone valide sul piano scientifico e didattico. Forse dovremmo mobilitarci ancora una volta sul piano nazionale per avere chiarezza su una seconda tranche di finanziamenti.
I Professori Associati Abilitati alla I fascia possono progredire dalla II alla I fascia a costo zero “grazie” all’abolizione della ricostruzione economica della carriera (D.P.R. 232/2011).
Vito D’Andrea
http://www.vitodandrea.it
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E un piano straordinario per i tanti abilitati alla I fascia ?