ADI, ADU, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU,
COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, CSA-CISAL Università, FLC-CGIL, LINK,
RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN-Universitas News, UDU, UGL-INTESA FP, UIL RUA
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LA MOBILITAZIONE CONTINUA
PER IMPEDIRE LA DISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’
ASSEMBLEE NAZIONALI
A NAPOLI IL 20 DICEMBRE
A ROMA E MILANO A GENNAIO
ALTRE SETTIMANE DI DISCUSSIONE A LEZIONE
Ritengo che dovremmo essere un pò più incisivi nel denunciare l’opera di demolizione avvenuta in questi anni. In questa direzione, occorre pubblicare i dati sullo stanziamento (sia in percentuale di spesa che in percentuale di PIL) per l’università italiana e rapportarlo a quello di altri paesi. Credo che veramente pochi sappiano quanto realmente è destinato all’università. I tagli dei concorsi e il ridimensionamento delle spese che ogni ateneo è costretto a fare, è una conseguenza. Anche la distribuzione dei punti, a mio avviso, al di là di favorire alcuni, soliti, noti, è una conseguenza dei tagli perpetrati in questi anni sulla spesa per l’istruzione universitaria e la ricerca. Quindi, ripeto è da questi tagli che bisogna partire per denunciare come si stia, da più di 15 anni, cercando di liquidare l’università pubblica.