Quest’ANVUR è morta? W l’ANVUR anche privata = 22-27 ottobre mobilitazione = Abolire le abilitazioni e l’ANVUR

= 30 settembre 2012

     Quest’abilitazione è morta. Questo è il significato ‘politico’ dell’intervento di oggi di Alessandro Schiesaro sul Sole 24-ore (“L’Anvur ha i suoi difetti”).
D’altronde lo stesso Schiesaro non dà per scontato che un’abilitazione nazionale sia necessaria: “Si può discutere se questo filtro sia davvero necessario o non convenga responsabizzare fino in fondo gi atenei”.
Alessandro Schiesaro ha chiaro che l’incredibile e indifendibile lavoro dell’ANVUR mette (può mettere) in discussione gli attuali “meccanismi di reclutamento e promozione” e teme che si possa ritornare a quelli “già ampiamente screditati in passato. Quello, sì sarebbe un disastro”.
La verità è che anche l’attuale foglia di fico dell’abilitazione nazionale, ‘combinata’ con l’assoluto arbitrio dei concorsi o chiamate locali, è (sarà) un “disastro”.
Una soluzione innovativa, rapida e qualificata, è quella proposta da anni dall’ANDU, che non è MAI stata applicata in Italia: solo concorso nazionale per il reclutamento e solo abilitazione nazionale per le promozioni. Questa proposta ha però il difetto di contrastare sul serio il localismo e gli ‘annessi’ fenomeni di nepotismo e clientelismo. (Per l’analisi e le proposte dettagliate dell’ANDU v. più sotto il punto 2 “SALVARE IL SOLDATO ANVUR, un “bambino” da buttare”).

     La valutazione nazionale, che difende-giustifica la cooptazione personale, va comunque prevista. Lo sostiene Armando Massarenti, sempre oggi e sempre sul Sole 24-ore (“Ma il principio è da salvare”). Scrive  Massarenti: “La valutazione, basata su misura e giudizio, non può essere eccessivamente centralizzata. L’Anvur oggi accentra troppi compiti. In questo modo effetti virtuosi e diffusi sarà impossibile vederli.” E allora? “Se gli interessi e i compromessi in gioco sono talmente invadenti che impediscono le decisioni, si consideri la praticabilità di affidare le vautazioni non a un’agenzia pubblica ma ad AGENZIE PRIVATE (sic!).”

= 24 settembre 2012

  1. Università: 22-27 ottobre Settimana di mobilitazione

  2. SALVARE IL SOLDATO ANVUR, un “bambino” da buttare

    – La toppa trasversale

    Abolire le abilitazioni e i concorsi locali per semplificare, accelerare e qualificare il reclutamento e le promozioni

    Abolire l’ANVUR per difendere l’autonomia e la libertà dell’Università

1. Università: 22-27 ottobre Settimana di mobilitazione

     Nel documento del 14.9.12 di ADI, ANDU, CISL-Università, COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SUN, UDU, UGL-INTESA FP, UIL RUA e USB-Pubblico Impiego si legge tra l’altro:

     “Ancora una volta, consapevoli che il Paese e chi opera e studia negli Atenei non possono più tollerare che venga cancellata l’Università pubblica, autonoma, democratica, di qualità e aperta a tutti, torniamo a denunciare il comportamento del ministro Profumo che prosegue nell’opera di smantellamento, e rifiuta il confronto con l’insieme delle rappresentanze del mondo universitario.

    E’ sempre più urgente modificare le norme sull’Università per andare in una direzione opposta e contraria a quella finora seguita e che si vorrebbe continuare a perseguire.”

     “Si chiede a tutte le forze politiche e alla società civile un confronto sulle questioni da noi poste anche in vista della prossima scadenza elettorale che si augura possa portare alla costituzione di un Parlamento e di un Governo che non ascoltino soltanto coloro che hanno interesse allo smantellamento dell’Università statale.

    Per sostenere queste nostre richieste si promuove una settimana nazionale di dibattito e mobilitazione dal 22 al 27 ottobre 2012 durante la quale negli Atenei si terranno Assemblee unitarie di tutte le componenti.”

2. SALVARE IL SOLDATO ANVUR, un “bambino” da buttare

     Si legge sull’Unità del 22.9.12:

    “Insomma a due anni di distanza dall’istituzione di questa Agenzia il risultato è magrissimo. Peccato perché la costituzione dell’Agenzia di valutazione è sempre stata una proposta del centrosinistra, fin dal 2007 con il ministro Mussi, ed è sempre stata richiesta a gran voce da tutta la comunità scientifica italiana. Oggi si rischia invece di buttare via il bambino con l’acqua sporca”.

     In realtà l’Agenzia è “stata richiesta a gran voce”, cioè voluta e imposta, da quel gruppo trasversale iper liberista-iper statalista (totale finta autonomia degli Atenei e totale loro controllo dal ‘centro’) che da decenni opera per demolire l’Università statale: finta autonomia finanziaria per ‘gestire’ la progressiva riduzione dei finanziamenti, finta autonomia statutaria, finti concorsi locali, svuotamento del CUN, imposizione del devastante “3 + 2”, presentazione del disegno di Legge che poi sarà ‘ripreso’ da quello attribuito a Gelmini.

     E nel febbraio 2006 è stato presentato il disegno di legge Modica-Tocci per commissariare il Sistema nazionale dell’Università con l’Agenzia di valutazione.

     E che l’ANVUR non sarebbe stato un “bambino”, ma uno strumento micidiale l’avevano previsto allora la Confindustria e l’ANDU.

    A chi volesse sapere chi e perché ha voluto l’ANVUR si propone di leggere/studiare quanto dettagliatamente documentato (v. “L’ANVUR dell’apocalisse: correggerla, sostituirla o abolirla?”).

– La toppa trasversale

      Se si leggesse/studiasse il suddetto documento forse si capirebbe meglio perché si sta tentando di mettere una toppa all’incredibile e indifendibile attività dell’ANVUR ‘preparatoria’ delle abilitazioni. La toppa consiste nell’azzerare di fatto il lavoro pasticciato dell’ANVUR facendo intervenire il ministro Profumo perché “chiarisca una volta per tutte, meglio se con un provvedimento normativo erga omnes, che il superamento delle mediane è uno dei fattori di cui le commissioni dovranno tener conto e non la condizione necessaria per conseguire l’abilitazione”, (Luciano Modica su Europa del 14.9.12).

     Sull’Unità del 22.9.12 si legge che “Luciano Modica, ex sottosegretario all’Università del secondo governo Prodi” “ha lavorato” ad “una mozione parlamentare che il Pd vuole presentare che chiede al ministro una norma interpretativa che consideri i criteri emanati dall’Anvur un’indicazione di massima per le commissioni e non rigido ostacolo da superare ad ogni costo.” Sempre sull’Unità si legge che “l’ex ministro Gelmini” ha dichiarato: “Sarebbe necessario un provvedimento interpretativo del ministro che dica che i criteri dell’Anvur sono un criterio indicativo e non vincolante.” Secondo la stessa Unità “anche l’Anvur chiede al ministro questo provvedimento”, così “dichiarando inutile il lavoro da loro fatto negli ultimi mesi”.

– Abolire le abilitazioni e i concorsi locali per semplificare, accelerare e qualificare il reclutamento e le promozioni

     Il richiesto intervento del Ministro sarebbe “forse il modo migliore per salvare l’abilitazione, per rimettere in moto il sistema concorsuale bloccato” (Luciano Modica). In realtà, come ricorda lo stesso Modica, quella delle abilitazioni è solo la prima fase della “procedura del reclutamento e delle promozioni”. A questa seguirà “la seconda locale, riservata ai soli abilitati, che permette ad un ateneo, dopo una selezione competitiva, di reclutare un nuovo professore.” Questo nuovo sistema in due fasi – afferma Modica – “segue peraltro proposte avanzate dagli esperti sin dal 2004”.

     Sarebbe interessante conoscere i nomi di questi “esperti” che hanno proposto un sistema che mantiene, anzi accresce, la cooptazione personale, con gli ‘annessi’ fenomeni di localismo, clientelismo, familismo. Con questo sistema, dopo l’inutile e onerosa (impegno dei commissari e dei candidati, costi economici, ecc.) foglia di fico delle abilitazioni, la ‘sostanza’ la decideranno gli Atenei, ovvero a scegliere chi reclutare e promuovere sarà come sempre il singolo maestro, al quale sarebbe invece meglio (più rapido, meno costoso e più trasparente) consegnare un “buono posto” (v. al punto 2. il documento “Abilitazioni e/o concorsi? Capra e cavoli. Meglio un ‘buono posto’. Ichino, Martinotti, Banfi”),

      In alternativa a questo sistema in due fasi l’ANDU da anni propone quello a una sola fase che, distinguendo finalmente il reclutamento dalle promozioni, preveda CONCORSI veramente nazionali per l’ingresso in ruolo e IDONEITA’ nazionali per gli avanzamenti di carriera (v. proposta organica). Con questo sistema, per la prima volta in Italia, con i concorsi nazionali il reclutamento sarebbe sottratto interamente alla scelta del singolo maestro. Con le abilitazioni nazionali e il riconoscimento, immediato e a tutti gli effetti, della promozione agli idonei, oltre a non far dipendere più la carriera dei docenti di ruolo dai singoli maestri, si eviterebbe anche la follia accademico-giuridica che oggi consente che un associato dichiarato idoneo a ordinario svolga attività didattica e di ricerca come un ordinario ‘vero’, ma senza il relativo riconoscimento economico e normativo (e così anche per un ricercatore dichiarato idoneo ad associato o a ordinario).

     Questo meccanismo avrebbe anche il vantaggio di essere più semplice e più rapido ed eviterebbe inoltre la produzione degli ‘abilitati a perdere’, cioè di coloro che pur abilitati non saranno reclutati o promossi perché non preferiti da un maestro o per mancanza di fondi.

– Abolire l’ANVUR per difendere l’autonomia e la libertà dell’Università

      Sull’Unità del 22.9.12 si legge: “Servirà molto tempo per riflettere sull’operato di un’Agenzia che alla fine di un lungo percorso dichiara fallimento in maniera così palese.”

       Chi ha veramente a cuore l’autonomia del Sistema nazionale universitario e la libertà di insegnamento e di ricerca non può consentire che l’Agenzia esista ancora per “molto tempo”. Non si può permettere che l’ANVUR giudichi le strutture universitarie e ne decida la sorte. Non si può dare “molto tempo” a dei “cavalieri dell’Apocalisse che si trovano a maneggiare uno spazio GIGANTESCO dell’economia e della conoscenza”, così come prevedeva la Confindustria nel 2006 che sarebbero diventati i ‘dirigenti’ dell’Agenzia di valutazione (v. video dell’intervento di Gianfelice Rocca, da min 78:57, al Forum del PD a Milano nel febbraio del 2006).

      In Italia non può esistere un’Agenzia di valutazione terza; come si è detto già nel 2006, anche se a dirigerla dovessero essere chiamati dei marziani, l’accademia che conta li ‘umanizzerebbe’ subito (v. video, dell’intervento dell’ANDU, da min 148:33, al Forum del PD a Milano nel febbraio del 2006).)

      E i ‘dirigenti’ attuali dell’ANVUR non sono certo dei marziani e non lo sarebbero nemmeno coloro che dovessero sostituirli.

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freelands
freelands
12 anni fa

Liberiamo veramente l’Università dal baronaggio !!
L’ANVUR deve mantener il vincolo del criterio delle mediane ed eliminare tutte le discrezionalità ……..