= 7 novembre 2011
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15 novembre mobiltazione nazionale.
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“Co.co.co. in libertà nell’università”.
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UNIME: “TAR annulla proroga” – UNIMI: “Decleva super prorogato”.
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Conferme dei docenti: documento unitario.
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“Paradossi della valutazione”.
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Due differenze con il Manifesto.
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UNIPA: 23 novembre Assemblea su Statuto approvato.
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Abolizione autonomia dipartimenti “disastro totale”.
1. 15 novembre mobiltazione nazionale.
9 MILIARDI per uscire dalla crisi Incontro- Dibattito al CNR (Roma p.le A. Moro) alle 10.30
2. “Co.co.co. in libertà nell’università”.
Con questo titolo in un articolo di ItaliaOggi del 4.11.11 si è data notizia che “università e enti di ricerca, sicuramente fruitori su vastissima scala dei contratti di collaborazione autonoma (co.co.co.), hanno vinto la battaglia avviata da anni per ottenere l’allentamento ai vincoli ad acquisire le co.co.co.”. Questo è previsto dallo “schema di maxiemendamento alla legge di stabilità”. Nello stesso provvedimento si escludono “le co.co.co. dalle disposizioni normative che impongono contenimenti della spesa di personale.”
All’accademia che conta, che in questi decenni ha operato con la Confindustra per demolire l’Università statale, non è bastato mettere a esaurimento i ricercatori di ruolo e sotituirli con i ricercatori a termine, ora sta ottenendo anche di affidare didattica e ricerca ad una massa di precari sottopagati e senza alcun diritto, con grave danno per la qualità della ricerca e della didattica e per i diretti interessati.
3. UNIME: “TAR annulla proroga” – UNIMI: “Decleva super prorogato”.
– UNIME: “TAR annulla proroga”
“Scossone all’università. Il Tar annulla la proroga di un anno del mandato di Tomasello (rettore) e degli altri organi elettivi”. Questo è il titolo della notizia su TempoStretto. La sentenza del TAR dà ragione alle varie posizioni (tra le quali quella dell’ANDU) espresse nel maggio scorso.
Ora l’ANDU di Messina, “piuttosto che proporre appello avverso la sentenza, propone con forza che ogni singolo componente del CdA, del Senato accademico e di tutti gli organi elettivi che, a cascata, hanno inteso “estendere” la proroga a se stessi, sia istituzionalmente critico sul proprio operato, si sottoponga alla Legge, obbedisca alla sentenza ed eviti, con la propria illegittima presenza, ulteriori sciagure alla Università di Messina.”
– UNIMI: “Decleva super prorogato”.
“Decleva, il rettore super prorogato” è il titolo di un articolo sul Corriere della Sera del 5.11.11. Decleva “è a riposo dal primo novembre” e “dovrebbe lasciare”. “Decleva allora ha consultato il ministero, e ha riferito: ‘In questa fase di passaggio tra vecchio e nuovo statuto prevale la norma che mantiene in carica gli organi di governo fino ai nuovi e questa norma prevale sul pensionamento dei rettori.’”
Decleva, da presidente della CRUI, è stato in prima linea, assieme alla Confindustria, nella difesa ad oltranza della cosidetta Legge Gelmini (v., tra l’altro, il punto 1. del messaggio ANDU del 3.12.10).
4. Le conferme dei docenti: documento unitario.
Le Organizazzioni dei docenti universitari hanno preso posizione sul problema della retribuzione di ordinari, associati e ricercatori al momento della conferma in ruolo e sul problema della retribuzione dei neo-ricercatori di ruolo.
5. “Paradossi della valutazione”.
Roberto Casati, sul Sole 24-ore del 30.10.11, denuncia gli “effetti collaterali” della “corsa alla conquista dei posti alti della classifica” delle università.
6. Due differenze con il Manifesto.
Il Manifesto del 30.10.11, nell’articolo “I black bloc delle tasse universitarie”, ha denunciato il tentativo di “supplire ai tagli dei fondi per gli atenei aumentando le tasse degli studenti e indebitando le loro famiglie.”
L’articolo ha gli stessi contenuti di due recenti messaggi dell’ANDU (del 27.10.11 al punto 2 e del 21.10.11 al punto 2), ma con due differenze (clicca qui).
7. UNIPA: 23 novembre Assemblea su Statuto approvato.
Nell’Assemblea, aperta a tutti i docenti dell’Ateneo, si discuterà anche sullo Statuto approvato.
8. Abolizione autonomia dipartimenti “disastro totale”.
Ex-Direttore di Dipartimento commenta l’abolizione dell’autonomia dei Dipartimenti.
Provate a mettervi nei panni di un bravo ricercatore, uno di quelli che ha fatto tanto lavoro, serio, anziche’ fare il leccapiedi di un barone. Non ha un posto fisso. Pero’ ha tanti soldi su fondi di ricerca. Cosa puo’ volere di piu’ che fare a se stesso una cococo ben pagata?
A mio parere, gli altri possono tutti andare a zappare la terra. Viva i ricercatori autonomi, viva le cococo.