Urbino

= 16.9.10. Lettera a Repubblica. Stefano Azzara’ di Urbino: “Purtroppo, quella CRUI che ai tempi della Moratti minacciava dimissioni in massa questa volta si è presentata divisa (gli ‘autoeccellenti’ a caccia di finanziamenti contro tutti gli altri) e ha ceduto al ricatto del governo: vi restituisco un po’ dei soldi tagliati e voi in cambio fate passare il DDL senza troppe proteste. Il DDL, inoltre, divide già a monte il corpo accademico, perché massacra i ricercatori e i giovani mentre rafforza chi è già forte di suo: rettori, presidi e ordinari. Va poi sottolineato il fatto che si tratta di un provvedimento sostanzialmente condiviso da destra, sinistra e Confindustria.”

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graziano
graziano
14 anni fa

leggo con divertimento quello che è accaduto sia a Bologna che ad Urbino, Se si legge via web la classifica delle Università Italiane l’Almater di Bologna dopo un simile provvedimento vista la qualità ed il peso scientifico dei contrattisti docenti andrebbe al 9500 posto.
è come sempre la qualità degli insegnanti soprattutto dei ricercatori che con il loro insegnamento e le loro ricerche stimolano i giovani studenti al sapere,ed alla ricerca fondamentale nella nostra società.
I rettori sono ormai allo sbando 5 crui esistono che litigano per un FFO sempre più esiguo.
Occore porre fine a tutto questo ruolo unico,3 fasce di retribuzione,gestione collegiale dell’Università,ingresso nazionale .forse così si può cambiare.