Invitiamo a leggere l’intervista a Nicola Cabibbo “Così la ricerca muore, salvatela“, sul Messaggero del 18 gennaio 2010. Alla fine dell’intervista Cabibbo afferma: “E’ anche vero che proprio la mancanza di risorse, la difficoltà a crescere e a essere più competitivi favorisce in certi casi alcune situazioni che non fanno altro che peggiorare la situazione, come per esempio in alcuni settori, sul nepotismo.”
Mentre la lobby accademico-politica, sostenuta soprattutto dagli economisti-opinionisti, sta completando l’opera di demolizione dell’Univerità statale che conduce da oltre un decennio, la comunità accademica non riesce ancora a reagire come la drammaticità della situazione richiederebbe, mentre la Conferenza dei Rettori, di fatto, accetta i tagli in attesa di una legge (fortemente voluta dalla Confindustria) che trasformi i rettori-padroni in rettori-sovrani assoluti.