Riportiamo alcuni documenti relativi a due questioni riguardanti i ricercatori universitari. Si tratta, da un lato, della negazione del loro ruolo docente nell’Universita’ di Pisa, dove si vorrebbe applicare una recente norma che consente il pre-prensionamento dei ricercatori, e, dall’altro lato, del riconoscimento del loro ruolo docente nell’Universita’ di Palermo, dove si e’ reintrodotta nello Statuto la partecipazione di tutti i ricercatori nei Consigli di Facolta’.
PRE-PRENSIONAMENTO FORZATO DEI RICERCATORI
Sulla questione del pre-pensionamento ‘forzato’ dei ricercatori universitari riportiamo in calce i seguenti due documenti riguardanti la situazione della Universita’ di Pisa:
1. Documento del 28.12.08 dell’Esecutivo dell’ANDU di Pisa;
2. Risultati dell’Assemblea del 4.14.08 dei Docenti dell’Universita’ di Pisa convocata da ADRUP-CNU, ANDU, CGIL-Snur, CISL-Universita’, UIL-Paur dell’Ateneo Pisano.
In fondo indichiamo i link di due articoli (sul Tirreno e sul Sole 24-ore) sulla stessa questione.
1. Documento del 28.12.08 dell’Esecutivo dell’ANDU di Pisa:
ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari
Esecutivo di Pisa
Il Consiglio di Amministrazione del 25 novembre 2008, presieduto dal Rettore, ha deliberato (a maggioranza) la risoluzione del rapporto di lavoro di tutti i ricercatori e gli assistenti universitari che avranno maturato l’anzianita’ massima contributiva di 40 anni al 31/12/2008 o che la matureranno successivamente. La decisione, che coinvolgera’ nei prossimi dodici mesi un notevole numero di docenti, si basa sulla possibilita’ offerta alle Amministrazioni pubbliche (art. 72 della Legge n. 133/2008) di un pensionamento d’ufficio dei dipendenti, con l’esclusione dei magistrati e dei professori universitari. Il Consiglio di Amministrazione conferma con questo atto una volonta’ politica di taglio indiscriminato che si e’ gia’ applicata nei confronti del personale tecnico-amministrativo e che si rivolge ora ad una categoria che svolge le stesse funzioni dei professori ordinari e associati, sia
nella didattica che nella ricerca, con piena condivisione di responsabilita’, come hanno, in tante occasioni, sottolineato anche il Rettore e il Senato Accademico del nostro Ateneo. Il Consiglio di Amministrazione non ha le prerogative statutarie per valutare le esigenze dell’attivita’ didattica e di ricerca dell’Ateneo ne’
di definirne le politiche di sviluppo. Si tratta di un illegittimo e gravissimo atto di discriminazione, adottato peraltro senza la preventiva consultazione della categoria e delle sue rappresentanze sindacali, e che comunque si tradurra’ in un danno alle attivita’ di didattica e di ricerca svolte nel nostro Ateneo. Invitiamo il Rettore ad annullare la decisione del 25 novembre, certi che il Senato Accademico decidera’ di non applicare ai ricercatori e agli assistenti universitari una norma che il Parlamento ha deciso esplicitamente di non prevedere per le altre due fasce della docenza universitaria, per salvaguardarne la liberta’ di insegnamento e di ricerca. Appare sempre piu’ attuale e urgente la discussione sulla gestione del nostro Ateneo, anche per adottare le necessarie modifiche statutarie in modo da poter affrontare adeguatamente la drammatica situazione economica e politica. Per discutere sulle questioni riguardanti il nostro Ateneo e per valutare il Decreto-Legge 180 (concorsi, Atenei virtuosi, ecc.), in corso di
conversione in legge, e’ necessario un momento di confronto di tutti i docenti che l’ANDU promuovera’ al più presto con la partecipazione anche di tutte le altre componenti.
28 novembre 2008″
. Risultati dell’Assemblea del 4.12.08 dei Docenti dell’Universita’ di Pisa convocata da ADRUP-CNU, ANDU, CGIL-Snur, CISL-Universita’, UIL-Paur dell’Ateneo Pisano:
“L’Assemblea dei docenti dell’Ateneo Pisano, indetta dai sindacati e dalle associazioni della docenza,e riunita il 4 dicembre 2008, deve purtroppo constatare come nelle recenti vicende degli organi di governo sia venuto meno un valore fondativo del suo Statuto secondo il quale l’Universita’ “impronta la sua azione al metodo democratico, garantisce la partecipazione più ampia e la trasparenza dei processi decisionali e assicura la pubblicita’ agli atti conseguenti”. L’Assemblea denuncia quindi la decisione del Consiglio di Amministrazione, senza preventiva informazione, di inserire nel bilancio 2009 la previsione del prepensionamento forzoso dei ricercatori in base all’art. 72, comma 11, della Legge 133 /08. Il Consiglio di Amministrazione non ha le prerogative statutarie per valutare le esigenze dell’attivita’ didattica e di ricerca dell’Ateneo ne’ di definirne le politiche di sviluppo. L’Assemblea ribadisce invece che e’ il Senato Accademico a esercitare tali prerogative. Invita pertanto il Senato Accademico a riesaminare la questione del prepensionamento forzoso dei ricercatori, tenendo conto che con l’evolversi della legislazione universitaria e con il loro coinvolgimento di fatto nell’offerta didattica di tutte le Facolta’, vanno considerati alla pari dei professori di ruolo. Del resto in tali termini si sono pronunciati in altre occasioni sia il Rettore che gli Organi accademici. L’Assemblea chiede pertanto al Senato di decidere la non applicazione della norma suddetta nei confronti dei ricercatori universitari. L’Assemblea si riserva di decidere tutte le necessarie forme di protesta, ivi compresa la astensione da tutte le attività didattiche non previste dalla legge.”
Invitiamo a leggere:
– l’articolo “Lotta sui pre-pensionamenti”, sul Tirreno di Pisa del 6.12.08. Per leggere l’articolo cliccare (senza interrompere la stringa!):
http://ricerca.quotidianiespresso.it/ iltirreno/archivio/iltir reno/2008/12/06/LP6PO_LP601.html
– l’articolo “E i ricercatori lottano contro il pensionamento”, sul Sole 24-ore dell’8.12.08. Per leggere l’articolo cliccare:
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/08-12/081208/K4DD2.tif
TUTTI I RICERCATORI NEI CONSIGLI DI FACOLTA’
Lo Statuto dell’Universita’ di Palermo e’ stato recentemente modificato e il nuovo testo e’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’1/12/2008 (Serie Generale n. 281). Per il nuovo testo dello Statuto pubblicato cliccare:
http://www.unipa.it/cdl/guriall/guri2008/dic08/8mostapa.htm
Di particolare rilievo e’ la nuova composizione dei Consigli di Facolta’ che ora (ri)prevede la presenza di tutti i ricercatori (comma 8 dell’art. 17 qui sotto riportato).
Si sottolinea anche l’importanza di quanto previsto dalla lettera d) del comma 8 (partecipazione degli studenti) e dal comma 10 (partecipazione di tutti a tutte le discussioni), due delle poche norme fortemente innovative presenti gia’ nelle prime ‘edizioni’ dello Statuto (1995-1996) non cancellate, prima, dagli interventi ‘particolari’ del Ministero e, dopo, dalle numerose sentenze della ‘giustizia’ ammnistrativa. Per leggere il testo del primo Statuto dell’Universita’ di Palermo pubblicato nel 1996 sulla G.U. cliccare:
http://www.unipa.it/cdl/newscuc/oldstatut.htm
Commi 8, 9 e 10 dell’art. 17 dello Statuto (‘edizione’ dicembre 2008):
“8. Il Consiglio di Facolta’ e’ composto da:
a) il Preside che lo presiede e lo convoca con modalita’ definite dal Regolamento di Facolta’;
b) i professori ed i ricercatori;
c) gli incaricati stabilizzati afferenti al corso, sino alla cessazione degli incarichi di insegnamento;
d) una rappresentanza degli studenti pari al 20% del numero dei componenti di cui alla lettera b); gli studenti contribuiscono al numero legale solo se presenti;
e) tre rappresentanti del personale tecnico-amministrativo afferenti alla Facolta’.
9. I rappresentanti del personale tecnico-amministrativo durano in carica
tre anni;i rappresentanti degli studenti durano in carica due anni e decadono comunque dopo aver conseguito il titolo di studio.
10. Per le decisioni che la legge riserva a particolari categorie, la partecipazione al voto e’ regolata secondo la legge, mentre la partecipazione alla discussione e’ estesa a tutti gli appartenenti al Consiglio di Facolta’, fatte salve specifiche disposizioni di legge e regolamenti statali.”