Sull’ennesimo pasticcio prodotto dal Ministero dell’Universita’ e della Ricerca con la nota dell’8 febbraio 2008 che blocca dal 7 dicembre 2007 i concorsi a ricercatore universitario banditi su fondi interamente di ateneo, Luciano Modica, sottosegretario dello stesso Ministero con delega all’Universita’, il 13 febbraio 2008 ha diffuso un comunicato stampa (riportato integralmente in calce) che critica l’operato del suo Ministero, con giudizi non meno duri di quelli espressi lo stesso giorno dall’ANDU (v. nota). Infatti Luciano Modica parla di “masochismo amministrativo”, “panico nelle universita’”, “sconforto”, “indicibile confusione”, “risultato paradossale”, “discredito sul sistema universitario”. E tutto questo “a totale insaputa del sottosegretario delegato all’universita’”, cioe’ dello stesso Modica. Infine, il Sottosegretario delegato all’Universita’ spera “che si possa subito rimediare all’accaduto”. A parte il merito del comunicato di Luciano Modica, che commenteremo piu’ avanti, non si puo’ non rimanere allibiti di fronte alla dichiarazione di estraneita’ e di impotenza dello stesso Modica, massimo Responsabile politico sulle questioni universitarie, nei confronti di un argomento di
natura e di portata altamente politica come quello del blocco dei concorsi a ricercatore, deciso dal Ministero e non previsto da alcuna legge.Su questo aspetto e’ estremamente necessaria e urgente una spiegazione politico-giuridica da parte del sottosegretario Luciano Modica affinche’ il suo comunicato non possa essere letto come un ‘chiamarsi fuori’ da una responsabilita’ dalla quale appare non possa essere escluso. Una spiegazione indispensabile per non aumentare sconforto, confusione e discredito nel Sistema universitario. Entrando nel merito delle affermazioni del sottosegretario Luciano Modica, ci paiono opportune due osservazioni.
1. “Certezze, fiducia e giovani per le universita’” non sono arrivati da questo Ministero e da questo Governo. Al contrario, mai l’Universita’ ha raggiunto livelli cosi’ alti di sconforto, incertezza e sfiducia a causa di una politica parolaia e dannosa quanto pasticciata (fondi, ANVUR, Regolamento dei concorsi a ricercatore, riforma della didattica, dottorato, governance, stato giuridico). Meno che mai questo Governo e questo Ministero hanno operato seriamente per affrontare e risolvere organicamente il problema dei “giovani”, cioe’ del fenomeno, intollerabile per i diretti interessati e dannoso per l’Universita’, dei 50.000-90.000 precari (molti di essi ex-giovani), nei confronti dei quali si continua a presentare come soluzione il bando di 2.000 posti aggiuntivi a ricercatore in tre anni,
quando e’ invece necessario bandirne almeno 20.000 subito.
2. Le “nuove procedure concorsuali, celeri, trasparenti e allineate agli standard internazionali”, contenute nel Regolamento dei concorsi a ricercatore, sono in realta’ lunghe e farraginose e, non eliminando la cooptazione personale, non puntano “sul merito, e solo sul merito”. Infatti il livello nazionale-internazionale previsto costituisce solo un filtro rispetto al candidato per il quale il ‘maestro’ e’ riuscito a farsi bandire il posto. Superato questo filtro il successvo passaggio rende scontato il risultato: a vincere il ‘concorso’ sara’ l’allievo del ‘maestro’. E tutto
questo in presenza di contenuti chiaramente illegittimi che hanno ‘esposto’ il provvedimento a quelle osservazioni amministrativo-contabili che non ne hanno ancora consentito l’entrata in vigore.
Questa vicenda, come tutta la gestione politico-ministeriale di questi ultimi due anni, dovrebbe avere definitivamente dimostrato quanto sia indispensabile la mobilitazione unitaria di tutte le categorie universitarie per la difesa e il rilancio dell’Universita’ statale sulla base delle proposte da anni emerse dal mondo universitario. Senza questa mobilitazione, la lobby accademico-politica che opera da anni per lo smantellamento dell’Universita’ continuera’ a ‘prevalere’ e durante questa campagna elettorale si ‘attrezzera” per completare il proprio lavoro nella prossima legislatura, A PRESCINDERE da quale sara’ il prossimo Governo. Questa stessa previsione l’avevamo fatta anche all’inizio della scorsa campagna elettorale e, purtroppo, essa si e’ avverata. Il fatto e’ che da decenni l’Universita’ e’ ‘governata’ da una lobby trasversale, che controlla Governo, Ministero, Parlamento e ‘grande’ stampa, con l’obiettivo di ‘dirottare’ le risorse pubbliche per l’Universita’ in pochi auto-proclamati centri di eccellenza, alternativi all’Universita’ di massa e di qualita’.
18 febbraio 2008
Nota. Per leggere il documento dell’ANDU “Concorsi a ricercatore:”per mero errore materiale””:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 15 febbraio 2008
oppure
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article18145.html
oppure
http://unimoreinform.blogspot.com/2008/ 02/andu-concorsi- mero-errore materiale.html
COMUNICATO STAMPA
dal sito del MUR
http://www.miur.it/DefaultDesktop.aspx?doc=906
“Comunicato Stampa
Sottosegretario Modica: certezze, fiducia e giovani per le universita’
“E’ un caso di masochismo amministrativo” commenta amaro il Sottosegretario all’universita’ Luciano Modica. Parla delle due circolari ministeriali che qualche giorno fa hanno seminato il panico nelle universita’ italiane e gettato nello sconforto i giovani aspiranti ricercatori. Spiega Modica: “La prima finanziaria del Governo Prodi ha stanziato 80 milioni di euro per assumere ricercatori universitari con nuove procedure concorsuali celeri, trasparenti e allineate agli standard internazionali. In questo modo si coglievano insieme due punti del programma di governo: dare spazio ai giovani talenti e puntare sul merito, e solo sul merito, per le assunzioni nelle universita’”. Attualmente le nuove procedure sono in attesa del via libera finale della Corte dei Conti. Nelle more della conclusione dell’iter, per assumere subito nuovi ricercatori sono stati temporaneamente autorizzati concorsi con le vecchie regole. Sono stati così banditi circa 1000 nuovi posti con il cofinanziamento straordinario dello Stato e molti altri con il reclutamento ordinario delle universita’. Due circolari ministeriali del 5 e del 7 febbraio hanno ora generato un’indicibile confusione sulle scadenze e sulla validita’ dei bandi. “Il risultato e’ paradossale. Il Ministero che voleva investire sui giovani – commenta
Modica – mette improvvidamente e improvvisamente fuori gioco una serie di bandi di concorso per ricercatore gia’ pubblicati e scaduti. Il tutto a totale insaputa del sottosegretario delegato all’universita’. Facile prevedere che ci sara’ subito molto lavoro per avvocati e tribunali amministrativi, nonche’ molto discredito sul sistema universitario. Ora le mie speranze – conclude – sono che si possa subito rimediare all’accaduto e che la Corte dei Conti dia al piu’ presto parere favorevole alle nuove procedure di valutazione del merito, internazionali per metodo e spirito. Cosi’ si potranno bandire gli altri 3000posti il cui cofinanziamento statale e’ già assicurato. L’universita’ ha bisogno assoluto di certezze, di fiducia e di giovani.”
Roma, 13 febbraio 2008 “