– IL SILENZIO DEI SENATI ACCADEMICI, DEL CUN E DELLA CRUI – LE POSIZIONI DI CIPUR, CNRU, USPUR E RIFONDAZIONE COMUNISTA

Il tentativo di un gruppo di Deputati dell’Ulivo, sostenuto dal sottosegretario Luciano Modica, di attribuire all’ANVUR il potere di valutare i singoli docenti e’ stato tempestivamente denunciato dall’ANDU, che ha anche mostrato l’insensatezza giuridico-accademica della norma approvata alla Camera con i soliti metodi ‘golpisti’ (nota 1).

La norma approvata alla Camera, gravemente lesiva dell’autonomia universitaria garantita dalla Costituzione, e’ stata poi ‘congelata’ al Senato grazie all’intervento del ministro Fabio Mussi (nota 2) e alla contrarieta’ espressa da Gruppi della Maggioranza e dell’Opposizione (nota 3). Rispetto a questa gravissima iniziativa contro l’autonomia universitaria, per quanto ci risulta, nessun Senato Accademico, ne’ il CUN, ne’ la CRUI hanno finora espresso una posizione. Eppure la portata e la natura dell’attacco all’Universita’ condotto alla Camera sono certamente non meno pericolose delle iniziative legislative del precedente Governo, contro le quali si sono duramente pronunciati quegli Organismi universitari che invece ora tacciono. Questo ‘inspiegabile’ silenzio rende ancora piu’ indispensabile e urgente
la costituzione di un Organo di autogoverno del Sistema nazionale delle Universita’, composto solo da rappresentanti di tutte le componenti, direttamente eletti in maniera non frammentata e non corporativa. Un Organo capace di difendere l’autonomia universitaria da quelle oligarchie accademico-politiche che da decenni stanno operando per smantellare l’Universita’ statale, di massa e di qualita’. E tutto questo rende altrettanto indispensabile e urgente la riforma
dell’assetto organizzativo degli Atenei, la cui gestione va affidata ad un nuovo Organismo, anche questo eletto direttamente (quindi senza la presenza dei Presidi) da tutte le componenti, in maniera non corporativa. Su queste questioni riproponiamo in calce l’articolata proposta dell’ANDU.
Dopo che il tentato ‘golpe’ e’ stato sostanzialmente sventato, il CIPUR (nota 4) e il CNRU (nota 5) si sono pronunciati pubblicamente contro questa operazione, mentre l’USPUR (nota 6) l’ha apprezzata. Il CIPUR, in particolare, ha ‘segnalato’ “il parere del giurista” (nota
7), che contiene le argomentazioni e le considerazioni gia’ avanzate dall’ANDU.
Rifondazione Comunista (nota 8) ha espresso le stesse critiche e preoccupazioni dell’ANDU.

29 ottobre 2007

Nota 1. V. il documento dell’ANDU “Ricercatori e ANVUR. Obbrobrio
giuridico” del 30.10.07:
http://www.bur.it/se zioni/sez _andu.php 02 ottobre 2007-10-11 oppure
http://www.orizzontescuol a.it/orizzonte/article16558.html oppure
http://unimoreinform.blogs pot.com/2007/10/and u-ricercatori-e-anvur-obbrobrio.html

Nota 2. V. il documento dell’ANDU “Mussi su Ricercatori e ANVUR” dell’11.10.07:
http://www.bur.it/ sezioni /sez_andu.php 12 ottobre 2007 oppure
http://www.orizzontescuola.it /orizzonte/article16717.html oppure
http://unimoreinform.blogspot .com/2007/10/andu-m ussi- su-ricercatori-e-anvur.html

Nota 3. V. il documento dell’ANDU “Mussi o Modica?” dell’19.10.07: http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 22 ottobre 2007 oppure
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article16832.html oppure

http://unimoreinform.b logspo t.com/2007/10/andu-mussi-omodica.html

Nota 4. V. il documento del CIPUR “Inconcludenti, litigiosi e pasticcioni”:
http://www.cipur.it/Va rie/Reclutamento% 20ricercatori/INCONC LUDENTI,%20LITIGIOSI%20E%20PASTIC %20Mangione.pdf

Nota 5. V. l’articolo “Nuovi ricercatori, Mussi e il Senato cancellano la
valutazione di merito”, sul Messaggero del 25.10.07:
http://www.stampa.cnr.it/ RassegnaStampa/07-1 0/071025/fztgc.tif

Nota 6. V. l’intervento “Ricercatori, fatevi valutare”, sull’Indipendente
del 25.10.07:
www.crui.it “Rassegna stampa” 25 ottobre 2007

Nota 7. V. “Il parere del giurista” di Fiorella D’Angeli:
http://www.cipur.it/nor mativa%20unive rsitaria/osservazioniD L147%20sett07.htm

Nota 8. V. l’intervento di Fabio de Nardis “E sull’Universita’ incombe l’ipoteca dell’agenzia di valutazione dei ricercatori”, su Liberazione del 28.10.07:
http://rstampa.miur.it/ rassegna_mur/rassegna.asp

PROPOSTA DELL’ANDU SULL’ORGANIZZAZIONE DELL’UNIVERSITA’

– GOVERNO DEL SISTEMA NAZIONALE
Occorre prevedere un unico Organo di autogoverno del Sistema nazionale delle Universita’ direttamente eletto da tutte le componenti (docenti, tecnico-amministrativi, studenti) del mondo universitario, con una rappresentanza non frammentata (5 o 6 aree equivalenti) e non corporativa (elettorato attivo e passivo comuni) delle tre fasce della docenza. Alle Conferenze nazionali dei Rettori, dei Presidi e dei Direttori di Dipartimento dovrebbero essere riconosciuti specifici ruoli.

– ORGANIZZAZIONE DEGLI ATENEI
Il Rettore deve essere eletto da tutti i docenti (professori e ricercatori), con una consistente partecipazione dei tecnico-amministrativi e degli studenti. Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dovrebbero essere sostituiti da un “Consiglio di Ateneo” i cui componenti dovrebbero essere
tutti direttamente eletti e, anche in questo caso, con una rappresentanza dei docenti non frammentata e non corporativa. Il Consiglio di Ateneo dovrebbe eleggere al suo interno un Presidente. Negli Atenei dovrebbero essere previsti specifici ruoli per i Collegi dei
Presidi, dei Direttori di Dipartimento e dei Presidenti dei Consigli di Corso di Studio. Potrebbe essere previsto un Organo di gestione (un “Esecutivo di Ateneo”), eletto dal Consiglio di Ateneo, da affiancare al Rettore. Il Rettore e tutti i componenti del Consiglio di Ateneo devono essere interni all’Ateneo stesso. Le strutture portanti dell’Ateneo devono diventare i Consigli di Corso di Studi per la didattica e i Dipartimenti per la ricerca. Nei Dipartimenti, rivedendone i criteri di formazione e le dimensioni, si dovrebbero ‘incardinare’ i docenti, togliendo ai Consigli di Facolta’ la ‘gestione’ dei posti e assegnando loro compiti di coordinamento dei Corsi di Studio. La composizione e i compiti delle strutture degli Atenei devono essere normati dalla legge.

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