Abbiamo gia’ informato (nota 1) che il 19 settembre 2007 le Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera hanno approvato un comma aggiuntivo all’art. 3 del decreto-legge del 5 settembre 2007. Con tale nuovo comma si attribuisce all’ANVUR il compito di valutare il singolo ricercatore universitario dopo la sua assunzione (il testo del nuovo comma nella nota 2). Si ricorda che con la prima parte dell’art. 3 si trasferiscono agli Atenei i fondi che erano stati invece previsti per il bando entro il 2007 di posti aggiuntivi a ricercatore, che il Ministero avrebbe dovuto ripartire dopo avere definito nuove modalita’ concorsuali.Il 26 settembre 2007 il comma aggiuntivo e’ stato confermato dall’Aula della Camera dopo il seguente intervento del sottosegretario Luciano Modica, che, a suo modo, ne spiega il significato accademico-politico: “(.) mi permetto di sottolineare che il contenuto della norma riguarda una nuova forma di valutazione, inesistente nel nostro ordinamento, sulla qualita’ scientifica e didattica del personale assunto. E’ una valutazione attesa da molti anni e necessaria per un controllo a posteriori del
reclutamento svolto dalle universita’. La parte fondamentale non e’ il primo periodo del comma in discussione ma e’ il secondo, nel quale per la prima volta viene introdotto il principio per cui si puo’ sanzionare un ateneo sottraendo dal Fondo di finanziamento ordinario il costo dello stipendio di una persona assunta in caso di valutazione negativa, ovvero qualora dopo tre anni la medesima ha dimostrato di non essere di qualita’ sufficiente in base a un giudizio di una agenzia indipendente, pur non potendo naturalmente essere licenziata poiche’ assunta a tempo indeterminato. Tutto cio’ vuol dire, praticamente, che reclutare persone di qualita’ non buona avra’ conseguenze non a carico del bilancio dello Stato, ma del
bilancio dei singoli atenei: e’ una novita’ importante ed interessante che viene apportata dal provvedimento.” (dalla pag. 81 del resoconto stenografico della seduta della Camera del 26 settembre 2007, nota 3). L’intervento del prof. Luciano Modica conferma come la ‘nuova’ norma (a nostro avviso incostituzionale), voluta ad ogni costo da un ristretto gruppo di accademici, rappresenti un ennesimo pasticcio accademico-legislativo che si vuole imporre attraverso un decreto-legge. E questo nonostante la norma aggiunta non rivesta carattere di urgenza e
comunque non sia attinente alla prima parte dell’articolo 3 introdotta per ‘spostare’ in tempo agli Atenei fondi altrimenti non utilizzabili. Con questa stessa ‘logica’ e con maggiore ‘coerenza’, si potrebbe allora contestualmente decidere di assegnare all’ANVUR anche la valutazione degli associati e degli ordinari, “dopo tre anni dalla data di assunzione”. E si potrebbe anche introdurre nel decreto-legge quel “provvedimento urgente che serva, almeno in un certo numero contingentato, a sbloccare i concorsi per associati e ordinari”, che il ministro Fabio Mussi ha quasi preannunciato nella sua audizione alla Commissione Cultura della Camera nel pomeriggio del 26 settembre 2007. Riportiamo nella nota 4 la parte dell’intervento di Mussi dedicata al blocco/sblocco dei concorsi ad associato e a ordinario. Per l’ascolto dell’intera audizione v. nota 5. Questa audizione e’ anche una ‘rappresentazione’ della ‘dialettica’ interna alla Maggioranza e delle sue ‘ricadute’ sull’Universita’. Un ‘confronto’ al quale ha dato il suo ‘pesante’ contributo Luciano Modica con la sua lettera del 18 settembre
2007 “Universita’ e Ricerca, Governo e Partito Democratico” (nota 6). L’ascolto dell’audizione permette, tra l’altro, di ‘intercettare’ affermazioni disarmanti come quella di Mussi che, riferendosi anche all’immenso ritardo nell’emanazione del regolamento ministeriale sulle nuove modalita’ dei concorsi a ricercatore, dichiara che “arrivare (al varo del provvedimento, ndr) in nove mesi – avrei voluto fare prima naturalmente
– non sia poi questo straordinario ritardo.” Sara’. Ma allora perche’ lo stesso Mussi, in Tv e sui giornali, per piu’ di nove mesi ha prima assicurato che il regolamento sarebbe stato emanato entro il 31 marzo 2007 e poi lo ha piu’ volte annunciato come imminente?
Ritornando all’intervento di Luciano Modica alla Camera, sembra che egli non abbia presente l’attuale quadro legislativo che regola l’assunzione dei ricercatori quando vuole “sanzionare un ateneo” per l’assunzione di un ricercatore che “ha dimostrato di non essere di qualita’ sufficiente”. Il fatto e’ che attualmente il reclutamento di un ricercatore non e’ responsabilita’ dell’Ateneo, ma di una commissione la cui maggioranza dei componenti (due su tre) non e’ scelta dall’Ateneo e non puo’ appartenere a quell’Ateneo. E il vincitore del concorso deciso da questa commissione non puo’ in alcun modo essere ‘rifiutato’ dall’Ateneo che ha bandito il posto (v. art. 2 della Legge 3 luglio 1998, n. 210).
E anche secondo quanto previsto dallo schema di regolamento ministeriale delle nuove modalita’ dei concorsi a ricercatori, l’Ateneo non avra’ la piena liberta’ di scelta del vincitore del posto da esso bandito, dato che lo stesso Ateneo e’ comunque obbligato a scegliere tra una rosa di idonei determinata al suo esterno.
Ma allora che senso ha punire un Ateneo per una scelta non sua? L’assurdita’ giuridica di questa norma e’ ‘esaltata’ dal fatto che si attribuisce un preciso potere a una struttura, l’ANVUR, i cui compiti e la cui composizione non sono stati ancora definiti e decisi. Va comunque osservato che, per quanto previsto nello Schema di DPR per il Regolamento dell’ANVUR approvato il 4 aprile 2007 dal Consiglio dei Ministri, l’ANVUR avra’ un Consiglio direttivo scelto dal Ministro e pertanto non sara’ “una agenzia indipendente”, come invece sostiene Modica. E a tutto questo si aggiunge il fatto che non sono state ancora definite ed emanate le nuove modalita’ dei concorsi a ricercatore. Inoltre Luciano Modica sembra non ricordare che attualmente e’ previsto dalla legge che “i ricercatori universitari, dopo tre anni dall’immissione in ruolo, sono sottoposti ad un giudizio di conferma da parte di una commissione nazionale composta, per ogni raggruppamento di discipline, da tre professori di ruolo” e che “se il giudizio e` favorevole, il
ricercatore e` immesso nella fascia dei ricercatori confermati”. “Se il giudizio e` sfavorevole, puo’ essere ripetuto una sola volta dopo un biennio. Se anche il secondo giudizio e` sfavorevole, il ricercatore cessa di appartenere al ruolo.” (dall’art. 31 del DPR 382/80). Quindi, diversamente da quanto sembra ritenere Modica, oggi e’ possibile allontanare (‘licenziare’) dall’Universita’ il ricercatore (e anche l’associato e l’ordinario) che, secondo un giudizio espresso da una commissione appartenente allo stesso raggruppamento disciplinare, “ha
dimostrato di non essere di qualita’ sufficiente”. Non e’ peraltro chiaro se la valutazione dell’ANVUR, un organismo di ‘incompetenti’, dovrebbe sostituire l’attuale meccanismo di conferma oppure vi si affiancherebbe. Nel primo caso non sarebbe piu’ possibile allontanare dall’Ateneo un ricercatore “di qualita’ non buona” e quindi l’Ateneo che non l’ha scelto dovra’ tenerselo, mentre nel secondo caso si potrebbe avere un giudizio dell’ANVUR opposto a quello della “commissione nazionale”, determinandosi cosi’ una situazione a dir poco surreale. E’invece chiaro il significato generale della norma che si vuole imporre: con essa coloro che da anni operano per smantellare l’Universita’ statale vogliono ora ‘commissariarla’ con una Agenzia – che ‘inevitabilmente’ sara’ gestita e/o condizionata dai ‘soliti noti’ – alla quale si vuole ‘subappaltare’ l’autonomia universitaria garantita dalla Costituzione; autonomia che consiste anche nel decidere sul reclutamento, l’avanzamento e la verifica dei docenti.. Sara’ capace il Senato di eliminare dal decreto-legge questo obbrobrio giuridico? In ogni caso e’ necessario e urgente che il mondo universitario si mobiliti contro una politica devastante per l’Universita’ statale.
30 settembre 2007
Nota 1. V. il documento dell’ANDU “Ricercatori e ANVUR. ‘Golpe’ alla
Camera” del 26.9.07: http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 27 settembre 2007 oppure http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article16487.html oppure http://unimoreinform.blogspot.com/2007/09/ricercatori-e-anvur-golpe-alla-camera.html
Nota 2. Testo dell’mendamento approvato dalle Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera:
“All’articolo 3:
Dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
1-bis. La qualita’ dell’attività scientifica e didattica dei ricercatori assunti dalle universita’ a seguito di concorsi banditi successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge e’ sottoposta dopo tre anni dalla data di assunzione alla valutazione dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) di cui all’articolo 1, comma 137, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006, n. 286. In caso di valutazione negativa il Ministero dell’universita’ e della ricerca, in sede di ripartizione del fondo di finanziamento ordinario delle universita’ per gli anni successivi, provvede a detrarre dalla quota spettante all’universita’ interessata una quota pari al trattamento economico complessivo medio dei ricercatori universitari. La valutazione e’ ripetuta dopo ulteriori tre anni.” L’emendamento e’ stato presentato dai deputati dell’Ulivo Tocci, Tessitore, Ghizzoni, Rusconi, Froner, Benzoni, De Biasi, Villari, Volpini, Giachetti, Giulietti e Colasio.
Nota 3. Per leggere il resoconto stenografico della seduta del 26.9.07
dell’Aula della Camera:
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/ sed211/SINTERO.pdf
Nota 4. Parte dell’intervento del ministro Fabio Mussi alla Commissione
Cultura della Camera del 26.9.07 dedicata al blocco/sblocco dei concorsi ad associato e a ordinario:
“Per quanto riguarda finanziaria e collegati”. “Quest’anno c’e’ stato il blocco dei concorsi per associati e ordinari”. “Questo blocco durato un anno ha funzionato anche come turnover: c’e’ stata una riduzione tra associati e ordinari di circa 1500 di anziani” (sic!). “Il blocco di un anno e’ stato utile. Se noi lo prolunghiamo indefinitivamente questo blocco diventa un tappo”. “La 230 (legge Moratti sui concorsi, ndr) e’ inapplicabile”. “Mentre il Parlamento ed una Camera e l’altra proseguira’ nella discussione di una legge organica sul reclutamento e la carriera universitaria, non pensiamo che ci voglia qualche provvedimento urgente che serva, almeno in un certo numero contingentato, a sbloccare i concorsi per associati e ordinari?”
Nota 5. Per ascoltare l’intera audizione del ministro Fabio Mussi alla
Commissione Cultura della Camera del 26.9.07:
http://www.radioradicale.it/scheda/235937/commissione-cultura-della-camera
Nota 6. V. il documento dell’ANDU “Mussi e ricercatori – Senato e ‘3 + 2’
– Bilancio di Modica” del 20.9.07:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 21 settembre 2007
oppure
http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article16413.html
oppure
http://unimoreinform.blogspot.com/2007/09/andu-mussi-senato-modica.html