‘NUOVI’ RICERCATORI LOCALI-INTERNAZIONALI

= Proposta dell’Accademia dei Lincei
= Proposta dell’ANDU
= Conferenza su precariato e reclutamento

LA PROPOSTA DELL’ACCADEMIA DEI LINCEI
Il Corriere delle Sera del 28 luglio 2006 (nota 1) ha dato notizia della proposta di nuovi meccanismi per i concorsi a ricercatore elaborata da una Commissione dell’Accademia dei Lincei(per il testo completo della proposta, varata il 26 luglio 2006, v. nota 2). La proposta è importante anche perché l’Accademia dei Lincei è stata ‘accreditata’ dal ministro Mussi tra i suoi interlocutori.Lo stesso Ministro invece continua a non dare alcuna risposta alla richiesta di incontro avanzata già dal 29 maggio 2006 da parte delle
Organizzazioni universitarie (nota 3).Di questo comportamento del Ministro, ‘anomalo’ anche sul piano istituzionale, il Presidente del Consiglio e l’intero Governo non potranno non farsi carico.

La Commissione dell’Accademia propone la riforma degli attuali meccanismi dei concorsi a ricercatore, attraverso i quali avviene, quasi esclusivamente, il reclutamento in ruolo della docenza universitaria. L’ANDU da decenni denuncia la farsa dei finti concorsi a ricercatore, snodo principale della cooptazione personale da parte dei ‘maestri’ che, a monte, gestiscono il lungo, frammentato e malpagato periodo di precariato del loro ‘allievo’ e, a valle, ne ‘organizzano’ la carriera (‘concorsi’ ad associato e a ordinario). Le varie tappe (i concorsi) di questo controllo anche umano “sono comunemente considerati occasioni di turpitudini, nepotismi e favoritismi. Ciò non sempre accade, ma poiché talvolta accade, il discredito dilaga” (dal parere della Commissione). La Commissione auspica “una operazione di programmazione finanziaria con un provvedimento speciale”gravante “su fondi ministeriali”. Nel merito la proposta della Commissione è assolutamente INACCETTABILE perché non solo, come si chiarirà più oltre, non risolve gli
‘inconvenienti’ degli attuali concorsi a ricercatore, ma, di fatto, istituisce una categoria di ‘ricercatori speciali’: quella prodotta con i posti assegnati direttamente dal Ministero agli Atenei per i quali si prevedono procedure concorsuali DIVERSE da “quella ordinaria in quanto (i nuovi posti) sono finalizzati a risollevare le capacità di ricerca del nostro paese”, mentre “i posti di ricercatore” banditi con i “fondi ordinari potrebbero rimanere gestiti secondo le leggi attuali”. Insomma, i posti banditi con i “fondi ordinari” si potrebbero continuare a gestire con i finti concorsi attuali e le ‘annesse’ “turpitudini”, mentre quelli banditi (una tantum) con i fondi ministeriali dovrebbero servire “a risollevare le capacità di ricerca del nostro paese”!
E’ invece necessario e urgente (una urgenza ormai vecchia di decenni!)
smantellare davvero lo strumento principe dei “nepotismi e favoritismi”, cioè cambiare radicalmente gli attuali meccanismi di TUTTI i concorsi a ricercatore, che le leggi Berlinguer e Moratti sui concorsi si sono accuratamente ‘dimenticati’ di modificare.
La Commissione, con la sua ‘proposta preferita’ (il “metodo c”), ipotizza una procedura tanto farraginosa quanto sostanzialmente ininfluente rispetto agli attuali ‘difetti’ dei concorsi a ricercatore. Infatti con la prevista
‘prescelta’ tra i candidati ai posti di ricercatori da parte degli Atenei attraverso “commissioni (secondo i loro criteri)” il gioco è (ri)fatto: si mantiene al ‘maestro’ il potere della ‘scrematura’ dei candidati e quindi il potere di scegliere tra i suoi ‘allievi’.Questo potere non risulta certo neutralizzato dalle “lettere di presentazione di autorevoli studiosi (possibilmente stranieri, ma anche italiani)” e dalla successiva valutazione delle sue scelte da parte di commissioni nazionali “designate e non elette (con una forte componente straniera)”. Queste commissioni dovrebbero essere “composte da persone che non abbiano interessi diretti o indiretti nelle università italiane e negli enti di ricerca, che siano capaci di decidere senza curarsi dei centri di potere italiani e dei loro equilibri.” Insomma commissari ‘marziani’ scelti da designatori ‘marziani’. In concreto, un ‘piccolo’ regalo ai poteri forti accademici nazionali ai quali si offre un sorta di diritto di veto rispetto alle ‘pre-scelte’ dei ‘maestri’ locali

LA ‘SEMPLICE’ PROPOSTA DELL’ANDU
Ribadendo che è necessario il bando straordinario di almeno 20.000 posti di ricercatore di ruolo nei prossimi CINQUE anni, con un finanziamento
nazionale specifico e aggiuntivo, è CONTESTUALMENTE indispensabile:
1. prevedere che i concorsi a ricercatore siano nazionali e svolti da una
commissione composta esclusivamente da ordinari tutti sorteggiati;
2. abolire e vietare TUTTE le attuali figure che compongono la giungla del
precariato (assegni, borse, contratti, ecc.) e sostituirle con UNA sola figura a contratto, ben retribuita e con tutti i diritti, che duri al massimo TRE anni e con un numero di posti proporzionato agli sbocchi nella fascia dei ricercatori di ruolo.

Queste scelte sono, a nostro avviso, le uniche in grado di rompere sul serio l’attuale ‘catena di controllo’ anche umano dei docenti (dalla laurea alla conferma ad ordinario, e spesso anche oltre) da parte dei ‘maestri’. Bisogna farla finalmente finita con la ‘cultura’, strumentale e cinica, di chi ritiene che il precariato e la subalternità giovino all’attività didattica e di ricerca. Bisogna comunque impedire che ancora una volta i ‘soliti noti’ pasticcino ‘nuove’ soluzioni, la cui reale finalità è quella di cambiare tutto per peggiorare tutto, secondo un piano che si prospetta tripartisan (Ministero, Opposizione, Confindutria) e i cui contenuti sembrano essere quelli prescritti (e pre-scritti) dalla lobby accademica traversale (v. l’articolo
sul Sole 24-ore del 29 luglio 2006, nota 4).

UNA CONFERENZA NAZIONALE SU PRECARIATO E RECLUTAMENTO
L’ANDU intende promuovere per i primi di ottobre di quest’anno una
Conferenza nazionale su “Eliminazione del precariato e nuovo reclutamento”.
In preparazione di questa iniziativa, l’ANDU diffonderà, attraverso la
propria lista di oltre 11.000 indirizzi, i contributi che gli perverranno.

31 luglio 2006

Nota 1. V. l’articolo “Una ‘nomination’ per i ricercatori”, Corriere della Sera del 28.7.06:
http://www.flcgil.it/content/view/full/37743

Nota 2. Per il testo del parere sul “reclutamento programmato di nuovi
ricercatori” elaborato il 26.7.06 da una Commissione dell’Accademia dei
Lincei:
http://www.lincei.it/parerericerca.html

Nota 3. V. il documento delle Organizzazioni universitarie del 13.7.06:
http://www.orizzontescuola.it/article11257.html.

Nota 4. Per l’articolo “Università, il ministero punta a limitare i danni”, Sole 24-ore del 29.7.06:
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/06-07/060729/BKCMN.tif

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