1. Documento unitario. 2. “Costituente per l’Università”. 3. Confronto con i DS. 4. DL sui nuovi concorsi. 5. Nuovi e vecchi concorsi. 6. Un Appello all’Unione sulla Scuola 7. Valditara (AN) su Rutelli, Ranieri e Prodi

1. Alleghiamo in calce il documento delle Organizzazioni unitarie della docenza che sintetizza le posizioni comuni emerse negli ultimi anni. Il 20.1.06 le Organizzazioni si riuniranno per definire le iniziative unitarie in questa fase pre-elettorale.

2. Le Organizzazioni unitarie della docenza, con le loro proposte, stanno dando un contributo alla “Costituente per l’Università” promossa dalla CRUI.

3. Le Organizzazioni unitarie della docenza hanno cominciato, prima dello scorso Natale, un confronto con i DS sulle principali tematiche riguardanti l’Università. Nessun altro partito ha finora chiesto un analogo confronto.

4. Il 13.1.06 il Governo ha approvato lo schema di Decreto Legislativo sui nuovi concorsi previsti dal DDL Moratti. Lo schema sarà sottoposto al prescritto parere delle competenti Commissioni parlamentari e poi sarà definitivamente approvato dal Governo stesso. V. l’articolo “Atenei, concorso su base nazionale” su Italia Oggi del 14.1.06, pag. 34: (non si deve spezzare la stringa di caratteri, altrimenti il collegamento fallisce!) http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/ archivio/2006/01/14SI66102.pdf

5. Segnaliamo l’intervento sui nuovi e i vecchi concorsi di Walter Passerini “Sovrapposizioni. Il paradosso dei ‘due binari'” sul Sole 24-ore del 14.1.06, pag. 16: (non si deve spezzare la stringa di caratteri, altrimenti il collegamento fallisce!) http://rassegnastampa.unipi.it/ rassegna/ archivio/2006/01/14MI16079.pdf

6. Segnaliamo un Appello all’Unione sulla Scuola: (non si deve spezzare la stringa di caratteri, altrimenti il collegamento fallisce!) http://www.retescuole.net/contenuto?id=20060105112625

7. Segnaliamo l’intervento di Giuseppe Valditara “Riforma Moratti. Polemica inutile e strumentale” su Libero del 13.1.06, pag. 12: (non si deve spezzare la stringa di caratteri, altrimenti il collegamento fallisce!) http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/ archivio/2006/01/13SI85108.pdf

16 dicembre 2006

chi desidera ricevere notizie dall’ANDU può richiederlo a anduesec@tin.it
per leggere i documenti dell’ANDU: http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php

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ADU, ANDU, APU, AURI, CISAL-Università, CISL-Università, CNRU, CNU, FIRU, FLC-CGIL, SNALS-Università, SUN, UILPA-UR

UNA NUOVA UNIVERSITÀ PER L’ITALIA

L’Università di oggi è investita dai bisogni e dalle richieste provenienti da un Paese sicuramente in forte cambiamento, ma a metà del guado tra decadenza e progresso, con l’acqua alla gola.

IL CONTESTO.
L’Università di oggi, in Italia, deve confrontarsi ad almeno quattro livelli:
1. Un livello internazionale globale, che deve essere di competizione con la realtà dei Paesi avanzati e di solidarietà con i Paesi in via di sviluppo.
2. Un livello europeo, nel quale la crescita comune deve essere obiettivo prioritario, perseguito in modo equilibrato e tenendo conto della diversità delle competenze.
3. Un livello nazionale, nel quale si confrontino i singoli Atenei, nell’ambito di un sistema nazionale di indirizzo e di valutazione, sistema che sia strutturalmente legato agli obiettivi ed agli strumenti delle politiche nazionali.
4. Un livello locale, dimensionato e coordinato come una rete di stretti rapporti tra gli Atenei dello stesso bacino, con i bisogni del territorio, con le strutture produttive e del terziario, con gli enti locali, in primo luogo Comuni e Regioni.

GLI OBIETTIVI.

Nella cornice generale costituita dagli artt. 9, 33 e 34 della Costituzione italiana, dal Trattato che istituisce una Costituzione europea, nel quadro ordinamentale disegnato dagli artt. 97, 98 e 117, nel contesto sopra delineato, costituiscono obiettivi primari:
a) rendere il più ampio e proficuo possibile l’accesso all’istruzione superiore (assicurando ovunque il diritto di accedervi ai “capaci e meritevoli”);
b) elevare la qualità dell’insegnamento e della ricerca scientifica e artistica (garantendone ovunque la libertà), rimanendo sempre uniti insegnamento e ricerca;
c) individuare efficienti modalità di governo e di funzionamento degli Atenei e dell’Università (che coniughino il miglior andamento con il massimo della partecipazione democratica di ogni componente ai processi decisionali).

I SOGGETTI.

Individui.
I docenti: funzione essenziale dei docenti universitari è insegnare e ricercare nella libertà ed essi rispondono – per se stessi e per la struttura in cui operano – della qualità dell’attività svolta e della rispondenza di essa ai compiti istituzionali; poiché questa libertà è loro concessa perché essa è garanzia della libertà di pensiero per tutti, i docenti universitari rivestono una funzione pubblica. In ragione dell’unicità della loro funzione, dopo un periodo di formazione non troppo lungo e un rigoroso e trasparente concorso di accesso, il ruolo è unico, articolato su tre fasce in una progressione di carriera basata su valutazioni individuali. Gli studenti universitari, nelle diverse tipologie di studenti a tempo pieno, studenti-lavoratori e lavoratori-studenti, sono tutti parte essenziale del futuro del Paese: perciò ai diversi livelli degli studi universitari essi costituiscono un investimento del Paese e quindi devono fruire di risorse e servizi pubblici almeno decorosi. Essenziale per il raggiungimento degli obiettivi è il personale tecnico-amministrativo, che deve essere adeguato qualitativamente e quantitativamente, motivato e riconosciuto come facente parte dell’universitas.

Soggetti collettivi.

Gli Atenei possono essere pubblici o privati: solo i primi hanno diritto ad accedere al finanziamento pubblico, che è dovere dello Stato nazionale nei confronti di una propria funzione primaria, non svolgibile nella sua interezza di diritto e di fatto da altri soggetti. Sono Atenei e Università (pubblici e privati) solo quelle istituzioni che pratichino insieme didattica – a tutti i livelli, ivi compresa la formazione del futuro docente – e ricerca; e solo questi possono rilasciare titoli di studio e partecipare a progetti di ricerca. L’insieme degli Atenei pubblici e privati accreditati costituisce il sistema universitario nazionale; sono docenti universitari solo coloro che hanno vinto il relativo concorso, essi appartengono al ruolo unico nazionale con i relativi diritti e doveri; possono prestare servizio solo nelle Università pubbliche o nelle private accreditate. La legge disciplina la formazione delle professioni sanitarie, alla quale sono preposti i Policlinici universitari, e le
modalità di partecipazione delle Università alle attività nell’ambito del sistema nazionale sanitario.

LE REGOLE E GLI STRUMENTI.

La legge deve disciplinare:
a) un’autorità centrale politica (MIUR), che programmi e indirizzi (a monte), premi o sanzioni (a valle);
b) un’autorità centrale tecnica (Authority), che valuti la qualità dell’attività svolta, secondo parametri noti e discussi con la comunità scientifica;
c) un organismo nazionale elettivo, che svolga funzioni di rappresentanza e di coordinamento funzionale delle autonomie considerate come un sistema unitario ed esprima la corte di disciplina;
d) l’autonomia dei singoli Atenei, come potere di autodisciplinarsi nei limiti e nel rispetto di regole comuni di autogoverno fissate da legge nazionale, contemplanti almeno la figura di un rettore eletto dall’intera universitas, un ampio organo elettivo titolare del potere di indirizzo e di sfiducia nei confronti del rettore, un più ristretto organo di gestione.

Dicembre 2005

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