DUE APPELLI, UN SISTEMA

All’Appello “Siamo stanchi dei no. Noi vogliamo cambiare”, promosso dal Riformista e dalla Fondazione Magna Carta (nota 1), replica, sempre sul Riformista, il 14.4.05, Luciano Modica, “senatore ds, ex presidente della Crui”, muovendo alcune critiche (nota 2). Modica contesta che a dire no sia una minoranza: contro il DDL Moratti si è espressa la stragrande maggioranza del mondo universitario. Inoltre egli constata che a reclamare una “voce in capitolo” sono anche “opinionisti che vanno per la maggiore sui quotidiani nazionali e autorevoli consulenti del ministro”. L’ANDU condivide queste critiche, già espresse nel proprio documento del 5.4.05 (nota 3). Modica inoltre, rispetto all’assenza di proposte nell’Appello trasversale degli “stanchi dei no”, ripropone il suo Appello (“Diamo voce alle Università”), promosso qualche tempo fa assieme ad altri professori e/o politici dell’Ulivo. L’Appello di Modica, il cui titolo sarebbe stato
‘plagiato’ dai promotori dell’Appello degli “stanchi dei no” (“titolo tanto simile”, egli lamenta), elenca “con precisione e concretezza tutta una serie di riforme importanti e urgenti per l’università.” E, sostiene Modica, “non si tratta solo di un indice da scorrere perché a esso corrispondono pure capitoli di approfondimento”, “vere e proprie proposte” elaborate dai “Ds in un convegno” o contenute nei “quaderni della fondazione TreeLLLe” o testimoniate in altri “molti documenti”.
Abbiamo riletto con attenzione l’Appello dei professori dell’Ulivo e non abbiamo trovato “precise e concrete” proposte riguardanti lo stato giuridico o altre questioni, se non un positivo accenno alla necessità di separare “reclutamento da promozioni”, di cui, peraltro, non vi è traccia negli emendamenti successivamente presentati dai Deputati del Centro-sinistra (compresi quelli che hanno promosso l’Appello). Come nel più recente Appello trasversale degli “stanchi dei no”, anche nell’Appello dei professori dell’Ulivo si rinvia ad un successivo “necessario confronto approfondito di tante proposte e buone pratiche” “perché nessuna riforma piova mai più dall’alto”. Nell’Appello non c’è nessun rimando ai “capitoli di approfondimento” richiamati ora da Modica. In realtà i due Appelli sono simili non solo per i ‘titoli’. In entrambi i casi vengono chiamati a raccolta (a sottoscrivere gli Appelli) i docenti universitari, di fatto sulla base della ‘qualità’ dei loro promotori,
rinviando a future elaborazioni la definizione di precise posizioni. Anche nella ‘qualità’ dei promotori e dei sottoscrittori dei due Appelli vi sono forti somiglianze. Infatti anche nell’Appello dei professori dell’Ulivo, come in quello ‘trasversale’, tra i promotori e gli aderenti vi è chi ha avuto grande “voce in capitolo” sulle questioni universitarie, e qualcuno di essi le ha governate direttamente nella precedente legislatura in maniera disastrosa (controriforma del CUN, imposizione del “3+2″, finti concorsi locali). ‘Diverse’ ci sembrano le immediate finalità politiche-operative dei due Appelli. L’Appello ‘trasversale’ attacca esplicitamente e frontalmente il
movimento di protesta e le Organizzazioni unitarie della docenza che lo hanno coordinato, tutti accusati di dire solo dei no. L’Appello dei professori dell’Ulivo, ‘invece’, è stato un tentativo di mettere il cappello (dargli la voce dei promotori) al movimento, che in realtà aveva già espresso chiaramente, con forza e ad alta voce le proprie richieste.Quest’Appello tace del tutto sulle proposte,”precise e concrete”, elaborate dalle Organizzazioni unitarie della docenza. Insomma gli Appelli sono due, ma il sistema accademico-politico che si vuole difendere è lo stesso. E non è certo un caso che diversi promotori e sostenitori dei due Appelli ‘concorrenti’ si ritrovino insieme nella “lobby trasparente” TreeLLLe (la cui ‘attualità’ è ‘rinnovata’ da Modica) a condividere lo stesso progetto di governance, che prevede l’attribuzione ai Rettori di poteri enormi nel governo degli Atenei e l’assegnazione alla CRUI dell’esclusiva rappresentanza del Sistema nazionale delle Università (nota 5).

A fronte di uno ‘scontro’ (apparentemente senza contenuti) interno a chi ha
governato, governa e vuole continuare governare sull’Università per demolire quella statale, ribadiamo la necessità e l’urgenza di approvare tre provvedimenti che prevedano:
1. il bando nei prossimi anni (con uno specifico finanziamento statale aggiuntivo) di almeno 20.000 nuovi posti in ruolo nella terza fascia per i giovani docenti, per dare uno sbocco concreto agli attuali oltre 50.000 precari e per ‘prevenire’ il prossimo pensionamento di oltre metà degli attuali professori e ricercatori;
2. la TRASFORMAZIONE del ruolo dei ricercatori in terza fascia dei professori non ad esaurimento, con l’espressa previsione della partecipazione ai Consigli di facoltà;
3. la fine dell’attuale mercato dei concorsi, distinguendo nettamente tra il reclutamento (concorsi nazionali prevalentemente nella terza fascia) e l’avanzamento di carriera (giudizi nazionali individuali, con pieno e immediato riconoscimento della nuova qualifica, senza l’ulteriore chiamata della Facoltà dove il docente continua a lavorare), prevedendo uno specifico budget nazionale per i connessi incrementi stipendiali. È indispensabile che a tutti i livelli le commissioni giudicatrici nazionali siano composte solo da professori ordinari sorteggiati.

Sulle questioni immediate e su quelle più generali riguardanti l’Università, le Organizzazioni unitarie della docenza hanno promosso per il 17 maggio a Roma un Confronto pubblico sulle posizioni, precise e concrete, da esse elaborate; confronto al quale, siamo certi, parteciperanno coloro che sono interessati al dialogo.

18 aprile 2005

Nota 1. Per il testo dell’Appello “Siamo stanchi dei no. Noi vogliamo cambiare” su il Riformista del 30.3.05, pag. 1:
http://www.unipi.it/rassegna/archivio/2005/03/32585214.pdf

Nota 2. Per il testo dell’intervento di Luciano Modica “Basta con le teorie sulla maggioranza silenziosa” sul Riformista del 14.4.05, pag. 6:
http://www.unipi.it/rassegna/archivio/2005/04/32994989.pdf

Nota 3 . V. il documento dell’ANDU “Appello trasversale e qualunquista” in:
http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 05 aprile 2005

Nota 4. Per il testo dell’Appello “Diamo voce all’Università”:
http://www.bur.it/diamovoce/DiamoVoce.pdf

Nota 5. La TreeLLLe è un’Associazione di cui fanno parte, tra gli altri, Fedele Confalonieri, Sabino Cassese, Adriano De Maio, Tullio De Mauro, Giuseppe De Rita, Umberto Eco, Luciano Guerzoni, Angelo Panebianco, Sergio Romano, Umberto Veronesi, Giuliano Ferrara, Domenico Fisichella, Franco Frattini, Ezio Mauro, Luciano Modica, Andrea Ranieri, Fabio Roversi Monaco, Marcello Sorgi, Piero Tosi, Giuseppe Valditara.
http://www.associazionetreelle.it/.

Per le posizioni sull’Università vedere il “Quaderno 3”.

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