UNA ‘PIÙ VERA’ OPPOSIZIONE AL DDL

Nel documento qui sotto riportato il Gruppo DS della Commissione Cultura della Camera esprime il netto dissenso sul DDL relativo alla docenza universitaria approvato dalla Commissione il 31.7.04 e si impegna a continuare la propria “azione oppositiva con gli strumenti legislativi a nostra disposizione.” Anche nell’aprile scorso, nell’incontro con le Organizzazioni delladocenza, il Gruppo DS, così come gli altri Gruppi dell’Opposizione, si eraimpegnato ad opporsi al DDL con “gli strumenti legislativi” a sua
disposizione e, in particolare, si era impegnato a ritardare il più possibile l’approvazione del provvedimento. E invece poi i DS e il resto dell’Opposizione si sono accordati con la Maggioranza per votare il DDL entro il mese di luglio (il ‘golpe di luglio’), come affermato dal Presidente della Commissione che, fin dall’inizio della discussione degli emendamenti, ha ricordato che “in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi” “si è convenuto altresì di concludere l’esame degli emendamenti entro la settimana in corso.” (dal resoconto della seduta della Commissione del 27.7.04). Nella stessa seduta “Ferdinando ADORNATO, presidente, sottolinea che l’accordo di concludere l’esame degli emendamenti entro la settimana in corso prescindeva da qualsiasi valutazioni circa la portata delle modifiche eventualmente proposte dal Governo e dalla maggioranza.” Questo ‘richiamo’ sarà ripetuto da Adornato altre volte. L’Opposizione ha pure concordato con la Maggioranza un articolo aggiuntivo sui “principi” che è stato votato all’unanimità PRIMA della votazione degli altri emendamenti. Per la verità gli onorevoli Bimbi (Margherita) e Martella (DS) avevano provato a fare accantonare l’articolo concordato: “Andrea MARTELLA (DS-U), ribadisce l’opportunità di accantonare l’articolo aggiuntivo in esame, considerando fondamentale, ai fini di una sua più adeguata valutazione, l’esame delle altre proposte emendative formulate dall’opposizione” (dal resoconto della seduta del 29.7.04). Ogni perplessità è stata però ‘risolta’ dall’on Grignaffini (Capogruppo dei DS), che è subito dopo intervenuta per dichiarare che “pur condividendo leperplessità sollevate dai deputati Martella e Bimbi, annuncia il votofavorevole del suo gruppo sull’articolo aggiuntivo in esame.” LaGrignaffini ha pure affermato che “i principi richiamati nell’articolo che sta per essere introdotto nel testo costituiscono la cornice cui si dovrebbero ispirare, oltre che i futuri decreti legislativi, anche le
successive parti del provvedimento in esame. Si attende quindi che la
posizione del relatore e del Governo sui successivi emendamenti
dell’opposizione sia pienamente coerente con tali principi.” Un’attesa,
questa, alquanto singolare visto che, nella seduta precedente, prima l’on.
Napoli (AN) e poi i Deputati dell’Opposizione avevano preso “atto, alla
luce dei pareri espressi dal relatore e dal Governo, che non vi è alcun
margine per l’accoglimento di proposte di modifica provenienti dai gruppi
parlamentari, che siano di maggioranza o di opposizione: ancora una volta, ci si trova davanti a una vera e propria ‘blindatura’ di un provvedimento di fondamentale importanza per il paese.” “Sottolinea la gravità e l’arbitrarietà della posizione di chiusura del Governo, ritenendo che il comportamento seguito leda gravemente le prerogative del Parlamento” (dall’intervento dell’on. Napoli).

C’è da augurarsi che la forza e le ragioni del movimento di lotta che si sta esprimendo in tutte le Università e che vede uniti professori, ricercatori, precari e studenti, riesca questa volta a convincere l’Opposizione a fare una ‘più vera’ opposizione al DDL e riesca anche a convincere i Deputati della Maggioranza a prendere fino in fondo le distanze da un provvedimento letale per tutta l’Università e dannosissimo per il Paese. Un provvedimento voluto da potenti lobbies accademiche trasversali che hanno sempre condizionato pesantemente, dall’interno e dall’esterno, il Parlamento. Poteri forti accademici come quelli che nella scorsa legislatura hanno affondato, con tutti i mezzi, la legge che trasformava il ruolo dei ricercatori in terza fascia dei professori.

29 settembre 2004

Il Gruppo DS della Commissione Cultura della Camera sul comunicato stampa del direttivo coordinamento nazionale ricercatori universitari

La questione relativa ai ricercatori universitari è estremamente grave. Intendiamo sottoscrivere lo sdegno e il dissenso rispetto ai contenuti del disegno di legge delega sullo stato giuridico della docenza universitaria espressi dal Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitari nel comunicato del 20 settembre. Il nostro lavoro emendativo, nel luglio scorso, è stato tutto incentrato ad arginare e combattere gli errori del governo. Il provvedimento non valorizza adeguatamente le risorse umane, non garantisce l’innalzamento della qualità della didattica e della ricerca universitarie e la loro integrazione – condizione, quest’ultima, necessaria ad assicurare il reale sviluppo della competitività del sistema universitario nazionale – e non pone le condizioni atte a garantire quella flessibilità che sarebbe necessaria per superare l’immobilismo e il mancato ricambio generazionale, imperanti da anni nelle università italiane. Il disegno di legge si pone in contrasto con l’esigenza di garantire il rispetto della autonomia degli atenei, che viene significativamente compressa, con interventi che, tra l’altro, introducono gravi elementi di confusione rispetto alla riforma degli ordinamenti universitari disposta con il decreto ministeriale n. 509 del 1999, a sua volta oggetto di un intervento di riordino che appare dannoso e poco chiaro. Grave è la trasformazione del ruolo dei ricercatori in un ruolo ad esaurimento.La costituzione del ruolo ad esaurimento determinerà la cristallizzazione del precariato e costituirà un pesante disincentivo ad intraprendere la carriera universitaria per i giovani più qualificati e preparati. In questi giorni, il testo sarà nuovamente in Commissione in sede referente, dove continueremo la nostra azione oppositiva con gli strumenti legislativi a nostra disposizione.

Commissione Cultura DS – Camera dei deputati

Giovanna Grignaffini – Andrea Martella – Walter Tocci – Alba Sasso – Gloria Buffo – Piera Capitelli – Carlo Carli – Franca Chiaromonte – Giuseppe Giulietti – Giovanni Lolli

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