LA CRUI CHI?

Il 15 settembre 2004 il Comitato di Presidenza della CRUI (nota 1) ha
elaborato un documento sul DDL approvato dalla Commissione Cultura della Camera il 31.7.04 riguardante la docenza universitaria. Il testo del
Documento, non ancora ‘caricato’ nel sito della CRUI, è qui riportato in
calce.

Il Comitato esprime “sconcerto e preoccupazione”, fa riferimento anche alle forti critiche “della Comunità Accademica” e si rivolge “al Ministro, al Parlamento ed alla stessa opinione pubblica” per far presente “la gravissima situazione di tensione” negli Atenei e la possibilità di un non “regolare avvio dell’anno accademico”. Giudica “inaccettabili o velleitarie e inapplicabili” le previsioni del DDL. Lo stesso Comitato ritiene “necessario” tutelare “i diritti maturati dagli attuali ricercatori universitari”, “reputa inammissibili e anche eticamente inaccettabili” le ‘cattedre aziendali’, chiede “un provvedimento normativo a stralcio per le
procedure concorsuali” e auspica “soluzioni non improvvisate”.Il 20 settembre 2004 il Segretario generale della CRUI, Alessandro Bianchi, ufficialmente presente alla Conferenza stampa del Direttivo del Coordinamento nazionale dei ricercatori, ha respinto l’accusa avanzata dalla Responsabile DS secondo la quale la CRUI è spaccata. Bianchi ha sostenuto con forza che TUTTI i Rettori sono contrari alla messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori e che solo una esigua minoranza dei Rettori stessi non vuole l’istituzione della terza fascia.

Il 21 settembre 2004, a meno di una settimana dal documento del
Comitato di presidenza e all’indomani delle dichiarazioni pubbliche del
Segretario generale, il Presidente della CRUI, Piero Tosi, ha letto una sua
Relazione, di 36 pagine, sullo “Stato delle Università italiane” davanti al
Ministro, a molti Parlamentari e alla Stampa (per il testo della Relazione
v. nota 2).
Davanti “al Ministro, al Parlamento ed alla stessa opinione pubblica”,
Tosi in pratica non ha riportato nessuna delle critiche e nessuna delle
proposte avanzate dal Comitato di presidenza e dal Segretario generale
della CRUI. Tosi a p. 10 della sua Relazione ha scritto: “Non voglio oggi
(e quando se non proprio oggi!, ndr) elencare le molte e articolate
critiche che abbiamo formulato nei nostri documenti ufficiali”. E nessun
riferimento ha fatto alla “gravissima situazione di tensione” negli Atenei.
In realtà Tosi ha poi fatto cenno alla questione degli attuali ricercatori
limitandosi ad affermare che “è necessario che abbiano tutta la tutela
dell’indispensabile lavoro nella ricerca e nella docenza finora svolto” (p.
10). Un riferimento egli ha poi fatto anche ai concorsi, con un timidissimo
accenno al fatto che “sarebbe più opportuno cominciare a distinguere fra
reclutamento e avanzamenti di carriera.” (p. 11).

27 settembre 2004

Nota 1. L’attuale Comitato di Presidenza è stato eletto il 17 giugno 2004.
Il sito della CRUI non ne ha ancora aggiornato la composizione, che è la
seguente: Alessandro Bianchi (Reggio Calabria), Pier Ugo Calzolari (Bologna), Enrico Decleva (Milano Statale), Guido Fabiani (Roma 3), Oronzo Limone (Lecce), Augusto Marinelli (Firenze), Vincenzo Milanesi (Padova), Carlo Secchi (Bocconi), Giuseppe Silvestri (Palermo), Guido Trombetti (Napoli 1).

Nota 2. Il testo della “Relazione sullo Stato delle Università Italiane – 2004”, elaborata dal Presidente della CRUI e da lui letta il 21.9.04, si trova nel sito della CRUI dove è stata ‘caricata’ poco prima della lettura:
http://www.crui.it//data/allegati/links/1663/tosi_relazione_21sett_04.pdf

DOCUMENTO APPROVATO DAL COMITATO DI PRESIDENZA DELLA CONFERENZA DEI RETTORI
Roma, 15 settembre 2004

Il Comitato di Presidenza della CRUI esprime sconcerto e preoccupazione di fronte alla prospettiva di accelerazione dell’approvazione alla Camera dei Deputati del Disegno di Legge sullo stato giuridico dei docenti universitari sulla base del testo approvato dalla VII Commissione Parlamentare, che ha ricevuto osservazioni fortemente critiche da parte della CRUI e della Comunità Accademica. Il Comitato di Presidenza della CRUI ritiene infatti doveroso far presente con forza al Ministro, al Parlamento ed alla stessa opinione pubblica del Paese, la gravissima situazione di tensione innescata negli Atenei dalla diffusione del testo di tale DDL, che rischia di compromettere in molte sedi la possibilità stessa di un regolare avvio dell’ anno accademico. Il testo licenziato dalla Commissione VII contiene previsioni normative inaccettabili o velleitarie e inapplicabili nell’ attuale situazione finanziaria degli Atenei. Il Comitato di Presidenza della CRUI ritiene necessario rivedere l’articolazione della docenza universitaria e le modalità del reclutamento dei giovani, tutelando nel contempo i diritti maturati dagli attuali ricercatori universitari; reputa inammissibili e anche eticamente inaccettabili forme surrettizie di reclutamento di docenti al di fuori di procedure concorsuali ispirate a principi di trasparenza e imparzialità; ribadisce la richiesta a suo tempo avanzata di un provvedimento normativo a stralcio per le procedure concorsuali, che superi l’attuale assetto normativo; considera indispensabile il proseguimento del confronto avviato dalla CRUI, dal CUN e dal MIUR così da favorire la presentazione per la discussione parlamentare di soluzioni non improvvisate, ma garantite invece dalla necessaria maturazione ed approfondimento, nonché dalla possibilità reale di loro applicazione nelle Comunità Accademiche; ribadisce infine con forza la convinzione che una riforma significativa dello stato giuridico dei docenti non possa che essere approvata contestualmente ad una revisione radicale degli attuali meccanismi di attribuzione delle risorse finanziarie agli Atenei, necessarie per consentire il raggiungimento degli standard europei.

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