Nella stampa a diffusione nazionale sembra aprirsi qualche spiraglio di
pluralismo: si cominciano a leggere meno raramente interventi e articoli
non totalmente allineati alla lobby dell’accademia che conta.
Oltre quelli recentemente da noi segnalati (nota 1), particolarmente
significativi sono, a nostro avviso, gli interventi di Luciano Canfora (“‘Siamo eccellenti’: i professori all’assalto del mercato”), il 7.7.04 sul Corriere della Sera (nota 2), e di Angelo Baracca ( “Che disastro le ‘lauree brevi'”), l’8.7.04 sul Manifesto (nota 3). Canfora analizza il fenomeno degli “autoproclamati” professori eccellenti, nato “sull’onda, o meglio come effetto, della progressiva liquidazione dell’Università di Stato” e nella convinzione “che la ‘vera’ Università dovrà sorgere nei cosiddetti punti di ‘eccellenza’ (all’arrembaggio dei quali già si mobilitano i più lesti).” Alla fine si è costituita “una élite che tende ad avere un ruolo egemone, magari reclutata tra gli stessi che di quel moto storico (il ’68, ndr) furono promotori o partecipi.” Baracca descrive il fallimento del “3 + 2” e conclude il suo intervento in
questo modo: “Sul Manifesto è stato scritto di recente che liberarci dall’eredità e dai guasti del berlusconismo sarà un processo lungo: la sinistra moderata attenuerà certamente la brutalità della destra, ma purtroppo non ci porterà in una direzione diametralmente opposta. Questo vale anche per l’università e la ricerca, come già si era evidenziato appunto dal precedente centro-sinistra. È stato giustamente osservato che a qualcuno fa molto comodo che Berlusconi faccia il lavoro sporco.”
Su quest’ultima affermazione della conclusione di Baracca non siamo d’accordo. Ci sembra che Baracca sia ingiusto con i professori di sinistra di quella lobby accademica trasversale impegnata in prima persona e alla luce del sole nello smantellamento dell’Università statale e il consolidamento dei poteri forti a tutti i livelli: il controllo assoluto sui docenti con la precarizzazione del reclutamento e delle carriere, i professori eccellenti (v. analisi di Canfora), la CRUI come unico organo di rappresentanza del sistema universitario nazionale, i Rettori con poteri enormi negli Atenei.Si tratta di un’attività, rigorosamente trasversale, che si esprime,soprattutto, attraverso la Commissione Cultura della CRUI, costituita dai ‘maggiori’ opinionisti-professori, e attraverso la “lobby trasparente” TreeLLLe, costituita da direttori di giornali, parlamentari-professori, ex ministri, ex sottosegretari, attuali ministri, membri di segreterie nazionali di partito, presidenti della CRUI e ‘maestri di pensiero’, alcuni di quest’ultimi reclutati nella Commissione della CRUI. (nota 4). Ma anche in Parlamento professori di sinistra agiscono in maniera aperta presentando disegni di legge come quello Tessitore-Villone (nota 5),riguardante proprio lo stato giuridico dei docenti, che contiene gli stessi punti più ‘qualificanti’ del progetto De Maio-Moratti: una lunga fase di precariato con contratti di durata 4 + 4 anni (comma 2, art. 7) e concorsi nazionali con il mantenimento della successiva chiamata delle Facoltà (comma 5, art. 6). Peraltro, bisogna ricordarsi che appena pochi anni fa anche la componente di sinistra della lobby accademica era entrata in campo aperto per affossare la legge sulla terza fascia, con una ‘azione combinata’ in Parlamento e sulla ‘grande’ stampa. A quella operazione avevano partecipato anche professori che si sono ora espressi contro il DDL De Maio-Moratti, che prevede quanto si sarebbe impedito per sempre con l’approvazione di quella legge: la messa ad esaurimento dei ricercatori e il precariato di lunga durata. Insomma tutto si può dire, ma non che la sinistra baronale ‘approfitti’ surrettiziamente di Berlusconi: essa agisce direttamente e in maniera
pubblica.
9 luglio 2004
Nota1.V. il documento dell’ANDU “Subito le riforme democratiche no alle controriforme nazionali e locali” in: http://www.bur.it/sezioni/ sez_andu.php 05 luglio 2004.
Nota 2. Per il testo completo dell’intervento di Canfora:
http://www.unipi.it/rassegna/ archivio/2004/07/26221962.pdf
Nota 3. Per l testo completo dell’intervento di Baracca:
http://www.unipi.it/rassegna/ archivio/2004/07/26263248.pdf
= Nota 4. La Fondazione TreeLLLe prevede di svolgere “attività di lobby trasparente al fine di diffondere dati e informazioni, promuovere le tesi presso i decisori pubblici a livello nazionale e regionale, i parlamentari, le forze politiche e sociali, le istituzioni educative affinché le proposte di TreeLLLe influenzino le azioni di governo e si trasformino in sperimentazioni concrete.”
La TreeLLLe è un’Associazione di cui fanno parte, tra gli altri, Fedele Confalonieri, Luigi Abete, Sabino Cassese, Adriano De Maio, Tullio De Mauro, Giuseppe De Rita, Umberto Eco, Luciano Guerzoni, Angelo Panebianco, Sergio Romano, Umberto Veronesi, Giuliano Ferrara, Domenico Fisichella, Franco Frattini, Ezio Mauro, Luciano Modica, Andrea Ranieri, Fabio Roversi Monaco, Marcello Sorgi, Piero Tosi, Giuseppe Valditara.
In: http://www.associazionetreelle.it/
Nota 5. Per il testo del disegno di legge n. 1416 presentato al Senato il 16.5.02 da Tessitore, Monticone, Acciarini, Coviello, D’Andrea e Villone:
http://www.senato.it/bgt/ShowDoc. asp?leg=14&id=0002440 5&tipodoc=D dlpres&modo=PRODUZIONE