Resoconto incontri in Parlamento

Il 6 e 7 aprile 2004 una delegazione di ADU, ANDU, APU, CISL-Univ, CNU, SNALS-Univ, SNUR-CGIL e UILPA-UR ha incontrato diversi esponenti dei Gruppi parlamentari ai quali ha rappresentato la vastità e la determinazione del movimento universitario che da settimane è mobilitato contro il disegno di legge-delega governativo di riforma della docenza.

Un movimento che, dopo l’enorme successo delle due precedenti scadenze nazionali (il 17.2 la grande assemblea nazionale a Roma e il 4.3 l’occupazione di tutti i rettorati), è chiamato, il 23 aprile prossimo, allo sciopero generale delle Università e degli Enti di ricerca e alla manifestazione-corteo a Roma. Negli incontri sono state ribadite le richieste delle Organizzazioni della docenza universitaria:
1. la bocciatura del disegno di legge-delega governativo sulla riforma della docenza;
2. la trasformazione del ruolo dei ricercatori in terza fascia dei professori universitari;
3. il bando immediato di migliaia di posti in ruolo per dare risposta agli attuali precari e per tenere conto del prossimo pensionamento di circa la metà degli attuali docenti;
4. il contenimento in non più di 6 anni (compreso il dottorato) della fase pre-ruolo.
Nel merito dei contenuti del DDL governativo, le Organizzazioni hanno ribadito la propria netta contrarietà:
a) all’uso dello strumento della legge-delega;
b) alla messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori e all’introduzione dei ricercatori a termine;
c) ai giudizi nazionali a numero chiuso;
d) all’abolizione della distinzione tra tempo pieno e tempo definito;
e) alla massiccia previsione di contratti per la docenza;
f) alle cattedre aziendali.

Breve resoconto sugli incontri

– ALLEANZA NAZIONALE. Il sen. Valditara, responsabile del settore per il suo Partito, ha difeso l’impianto del provvedimento governativo che però, a suo avviso, necessita di un adeguato finanziamento. Il Senatore ha riconfermato la sua totale contrarietà all’istituzione della terza fascia.
È stato difficile interloquire con Valditara anche per la sua assoluta indisponibilità prendere in considerazione la non fondatezza di alcune sue convinzioni. Egli è infatti indiscutibilmente convinto che non è vero che la stragrande maggioranza degli attuali ricercatori tiene da anni almeno un insegnamento (egli non sapeva nemmeno che da anni anche i ricercatori non confermati possono avere un affidamento!). Inoltre ritiene che non sia vero che oggi si diventi associati mediamente a oltre 40 anni. Valditara è anche convinto che l’attuale docenza costituisce una “piramide rovesciata”, dal momento che, che a fronte di 1300 posti a ricercatori, sono stati assunti oltre 5000 professori ordinari e associati, una convinzione contraria a quello che tutti sanno, coè che i professori ordinari e associati provenienti dall’esterno sono stati in realtà appena 600 e che gli attuali organici delle tre fasce costituiscono un cilindro, non certamente una piramide rovesciata. Valditara, infine, sconosce la reale ampiezza dell’attuale precariato, fatto questo comprensibile visto che tutti i suoi dati sono, a suo stesso dire, di provenienza ministeriale.
– DEMOCRATICI DI SINISTRA. Gli onn. Martella e Tocci, impegnati per la
bocciatura del provvedimento, ritengono comunque necessaria una fase di vasta “campagna” di audizioni prima che la Commissione Cultura della Camera inizi la discussione. Nel merito, i deputati DS hanno, tra l’altro, dichiarato di condividire ora la trasformazione del ruolo dei ricercatori in terza fascia, diversamente da quanto previsto in un loro precedente disegno di legge, che prevede una prova per passare alla terza fascia.
Martella e Tocci hanno anche evidenziato l’anomalia procedurale che sta caratterizzando il Governo che, dopo avere approvato il DDL, ha avviato contemporaneamente il suo iter legislativo e la sua modifica al di fuori del Parlamento attraverso i “tavoli tecnici” (questa critica è stata espressa dai DS anche pubblicamente assieme alla Margherita e a Rifondazione comunista). I due Deputati si sono impegnati a un ulteriore confronto del loro Gruppo con le Organizzazioni nel caso in cui si dovesse arrivare ad una “fase emendativa”.
– FORZA ITALIA. L’on. Mario Pepe, relatore alla Camera del provvedimento governativo, è sembrato disponibile a recepire le richieste delle Organizzazioni, accennando più volte a “cambiamenti in corso” del DDL in sede ministeriale.
– MARGHERITA. L’on. Bimbi ha espresso la sua condivisione delle osservazioni e delle proposte delle Organizzazioni e, in particolare, il suo accordo sulla trasformazione del ruolo dei ricercatori in terza fascia e sulla necessità di contenere al minimo il periodo pre-ruolo.
– PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI. L’on. Bellillo ha mostrato ampia
disponibilità rispetto alle richieste delle Organizzazioni e grande interesse rispetto al movimento di lotta. Bellillo si è impegnata a tenerne conto all’interno della Commissione Cultura.
– RIFONDAZIONE COMUNISTA. L’on. De Simone ha espresso la sua piena condivisione delle posizioni delle Organizzazioni e ha assunto l’impegno a fare chiarezza, in sede di stesura del programma elettorale del Centro-sinistra, sulle posizioni riguardanti la ricerca e l’Università.
– UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI. Il sen. Gaburro, responsabile del settore per il suo Partito, si è limitato ad ascoltare le Organizzazioni riservandosi di valutare successivamente quanto da loro esposto.

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