L’ANDU SU DOCENZA E GOVERNANCE

= DOCENZA
La docenza deve essere unica articolata in tre fasce, con passaggio per idoneità individuale (a numero aperto) e pieno riconoscimento dell’idoneità senza ulteriore chiamata. Commissioni nazionali, sorteggiate e di soli ordinari. Periodo pre-ruolo massimo di 6 anni, compreso l’eventuale dottorato.

Trasformazione dei ricercatori in terza fascia, accesso ai fondi e indennità di tempo pieno per i professori di terza fascia non confermati, bando straordinario di almeno 5000 posti in questa fascia e cancellazione dell’attuale giungla di figure precarie (v. nota), mantenimento di tempo pieno e tempo definito con esclusione per i docenti a tempo definito dalle cariche accademiche e dalle commissioni concorsuali, sblocco delle assunzioni.

= GOVERNANCE
Gli Atenei devono essere governati da strutture elettive interne agli Atenei stessi e, in particolare, i Senati accademici devono essere composti, senza la presenza dei presidi, da rappresentanti di poche aree, con elettorato attivo e passivo comune alle tre fasce. Il sistema nazionale delle Università deve essere rappresentato da un unico organismo di autogoverno composto da rappresentanti di docenti di poche aree, con elettorato attivo e passivo comune alle tre fasce. Di questo organismo devono anche fare parte rappresentanze consistenti dei tecnici-amministrativi e degli studenti, elette direttamente dalle rispettive categorie.

Nota. L’ANDU da sempre è contro la messa ad esaurimento della terza fascia ed è contro il precariato, come mostra, tra l’altro, quanto affermato nel documento del Congresso dell’ANDU del 31.3.2000: “totale contrarietà alla messa ad esaurimento della terza fascia che, oltre a ghettizzare gli attuali ricercatori, impedirebbe per molto tempo l’accesso ai giovani nel ruolo della docenza e comporterebbe la creazione di un ampio strato di precariato di ‘lunga durata’”

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