L’ANDU, assieme alle Organizzazioni con le quali ha promosso la manifestazione nazionale dei docenti universitari, ha partecipato all’incontro con il Ministro il pomeriggio del 17.2.04 (v. comunicato
unitario qui sotto riportato). Nell’incontro il Ministro ha ripetutamente dichiarato di essere disponibile a discutere su tutti i contenuti del disegno di legge-delega governativo sullo stato giuridico dei docenti universitari e ha insistito affinché le Organizzazioni accettassero di partecipare a “tavoli tecnici” per un confronto “articolo per articolo”. Il Ministro ha comunque chiarito che:
1. non accetta la richiesta di ritiro del provvedimento avanzata dal movimento di lotta e dalle Organizzazioni che hanno promosso la manifestazione nazionale;
2. non è disponibile ad abbandonare lo strumento della legge-delega e ricorrere alla forma della legge-ordinaria;
3. presenterà il provvedimento alla discussione parlamentare anche prima dell’esito degli incontri proposti.
Nel suo intervento anche l’ANDU ha sottolineato che la richiesta centrale rimane quella del ritiro del provvedimento e che i “tavoli tecnici” erano già stati sperimentati nei mesi scorsi quando, anche allora, lo stesso Ministro aveva preliminarmente affermato di essere disponibile a qualunque modifica e, per di più, aveva detto di rinunziare allo strumento della legge-delega, impegno rimangiato dopo poco tempo. Tutte le Organizzazioni hanno sottolineato che in quei “tavoli tecnici” i Responsabili del ministero hanno ampiamente mostrato di non avere mai letto i documenti delle Organizzazioni della docenza contenenti argomentate e organiche proposte, tenendo peraltro un atteggiamento saccente e arrivando ad affermazioni provocatorie e offensive nei confronti dei docenti. Per avere un confronto effettivo, l’ANDU ha chiesto al Ministro di potere incontrare coloro che hanno realmente scritto il provvedimento, visto che lo stesso Ministro ha già mostrato di non conoscere a fondo alcune questioni fondamentali dell’Università come quella riguardante la terza fascia che, secondo quanto aveva affermato la Moratti, non esisterebbe in alcun Paese al mondo. Tutte le Organizzazioni hanno sostenuto che i nodi politici del provvedimento vanno affrontati a monte di qualsiasi confronto in “tavoli tecnici”. L’impressione è che questo Ministro e le forze accademiche che esso
rappresenta vogliano prendere tempo per “propagandare” il quadro di un docenza divisa in parti contrapposte. In questa direzione i poteri forti accademico-ministeriali hanno già registrato il fatto che la CRUI ha subito abbandonato l’iniziale richiesta di non presentazione del provvedimento e
la contrarietà allo strumento della legge-delega. Nella stessa direzione il Ministro ha affermato che “due sindacati che rappresentano oltre 5.000 tra docenti ordinari e associati” hanno espresso “una convergenza di vedute” “sulle linee portanti della riforma sullo stato giuridico” (v. articolo del Corriere della Sera del 18.2.04, “Il cambiamento è necessario. Ma la legge non e’ blindata” di Giulio Benedetti”, che si consiglia di leggere soprattutto agli iscritti all’USPUR e al CIPUR. Il testo dell’articolo in
http://www.crui.it/rassegnastampa/USR_p17.asp). Queste dichiarazioni mostrano ancor più come l’attuale responsabile del Ministero non sia in grado di cogliere la qualità e la vastità di un movimento che va ben al di là della conta “ragionieristica” del numero delle iscrizioni ai sindacati. Un movimento che ha già mostrato forza e maturità tali da non consentire a nessuno di rappresentarlo senza rispettarne la volontà. L’ANDU parteciperà all’incontro del 25 p.v. al ministero per riproporre tutte le posizioni che hanno visto convergere il movimento di lotta e le Organizzazioni della docenza (eccetto USPUR e CIPUR). 18 febbraio 2004
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ADU, ANDU, APU, CISL-Univ., CNU, SNALS-Univ., SNUR-CGIL, UILPA-UR
COMUNICATO UNITARIO DEL 18 FEBBRAIO 2004
Dopo la conclusione dell’Assemblea nazionale dei professori e dei ricercatori universitari, svoltasi nella mattina del 17 febbraio, le Organizzazioni in intestazione hanno incontrato, su sua richiesta, il
Ministro IUR per una analisi della situazione concernente la legge delega
sullo stato giuridico della docenza. Le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni rappresentative della docenza universitaria hanno ribadito la necessità che la legge delega venga ritirata, consentendo così un ampio e genuino confronto. Nell’incontro il Ministro ha formalmente dichiarato la disponibilità ad
apportare modificazioni nel merito dei contenuti della legge delega, ritenendola non come uno strumento rigido, ma flessibile. Per questo, ferme restando le richieste, lo stato di agitazione e le iniziative già assunte, il confronto nel merito della legge proseguirà in un incontro che si terrà il giorno 25 febbraio prossimo nel corso del quale le Organizzazioni rappresentative della docenza verificheranno le reali proposte di apertura del Ministro.