ANDU, APU, CIDUM, CISL-UNIVERSITA’, CNU, FIRU,
SNALS-UNIVERSITA’, SNUR-CGIL, UGL-UNIVERSITA’, UIL-PAUR
ai Docenti delle Università italiane
MERCOLEDI 3 NOVEMBRE 1999
alle ore 11 a Roma davanti alla Camera
per l’immediata approvazione della legge che istituisce la terza fascia di professore universitario ed estende ai professori associati e ai ricercatori gli elettorati e la partecipazione agli organismi universitari
La legge istitutiva della terza fascia dei professori universitari, in discussione in Parlamento da oltre un anno e approvata dal Senato sei mesi fa, è fortemente contrastata alla Camera da forze accademiche disposte a tutto pur di impedire il giusto riconoscimento del ruolo effettivamente svolto dai ricercatori e dai professori associati.
L’urgenza dell’approvazione del provvedimento in oggetto è enormemente accresciuta dopo la recente sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia (CGA) che ha in via definitiva deciso che non appartiene all’autonomia universitaria la possibilità di modificare, in qualsiasi misura, gli elettorati e la composizione degli organismi universitari così come previsti dl DPR 382 del 1980.
Questa sentenza che cancella lo Statuto dell’Università di Palermo, assieme a quella del Consiglio di Stato che ha mutilato lo Statuto dell’Università di Perugia e tiene bloccato quello dell’Università di Roma “La Sapienza”, costituisce un gravissimo pericolo per tutti gli altri Statuti, nessuno dei quali è legittimo secondo il pronunciamento delle massime istanze della Giustizia amministrativa.
Con l’approvazione della proposta di legge in oggetto si eliminerebbero gran parte delle conseguenze devastanti delle sentenze sopra richiamate.
Il pesante tentativo di insabbiamento della proposta dei legge e le sentenze amministrative mostrano come sia in corso un pesantissima azione restauratrice che sta investendo tutti gli Atenei e ha come obiettivo quello di ripristinare un potere accademico preoccupato esclusivamente di difendere privilegi corporativi.
Con l’approvazione della legge in discussione in Parlamento risulterebbe sconfitto questo tentativo e si realizzerebbe una valida premessa per una positiva riforma complessiva della docenza universitaria.
Per tutti questi motivi è indispensabile che i docenti universitari esprimano attivamente interesse e sostegno all’approvazione della proposta di legge anche partecipando in massa alla manifestazione nazionale.
25 ottobre 1999