Reclutamento. Da Martinotti all’ANDU

19 giugno 2007 – ANDU
Diffondiamo un messaggio inviatoci da Guido Martinotti in merito al nostro documento “Ministero, precariato e ANVUR” (nota).

Vogliamo solo precisare che anche l’ANDU, come Martinotti, chiede di “riconoscere il servizio ai dottorandi, che lo abbiano effettivamente svolto”. Infatti nella nostra proposta sul reclutamento, riportata in tanti documenti, si puo’ leggere: “Ai candidati devono essere adeguatamente riconosciuti i periodi di attivita’ didattica e scientifica svolti a qualsiasi titolo: dottorato, assegni, borse, incarichi, ecc.” Questo vale per i concorsi a ricercatore, ma e’ per noi ovvio che anche per l’accesso agli assegni di ricerca vadano adeguatamente riconosciuti i periodi di attivita’ didattica e scientifica svolti a qualsiasi titolo: dottorato, borse, incarichi, ecc. = Nota. Per leggere il documento dell’ANDU “Ministero, precariato e ANVUR” del 17 giugno 2007: http://www.orizzontescuola.it/modules.php?name=News&file=article&sid=15508

Da Guido Martinotti all’ANDU:

“Sono d’accordo sulla assurdita’ della valutazione da parte dell’Anvur. Avremmo una promozione ministeriale. Sono anche d’accordo sulla necessita’ di non escludere una generazione dall’accesso alla carriera. Non sono interamente d’accordo su quanto segue: “La previsione del titolo di dottore di ricerca quale prerequisito per ottenere l’assegno di ricerca costituirebbe una gravissima discriminazione nei confronti di quei precari che non hanno avuto l”opportunita” di accedere al dottorato. Questa scelta potrebbe essere presa in considerazione solo DOPO la cancellazione del precariato e solo DOPO la riforma del dottorato che dovrebbe diventare il terzo (e ultimo) livello della formazione universitaria. Un obiettivo quest’ultimo condiviso dal sottosegretario Luciano Modica il quale ha anche scritto che va “definitivamente chiarito che il dottorato fa parte della formazione universitaria e non e’ il primo gradino della carriera di docente universitario.”

Il dottorato e’ di fatto entrambe le cose, perche’ i dottorandi, o almeno molti di loro, fanno anche attivita’ di precariato (adjuncts, TA, RA eccetera). E se e’ ingiusto escludere i precari “che non hanno avuto l”oppotunita'” di fare il dottorato e’ anche ingiusto non riconoscere il servizio ai dottorandi, che lo abbiano effettivamente svolto GM”

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *