GENOVA, LUCCA E FIRENZE

     Recentemente sono apparsi due ‘pesanti’ articoli contro l’IMT (Istituto di Alti Studi) di Lucca: il 17 settembre 2006 su Repubblica “Vita, morte e miracoli dell’Imt superateneo di Lucca voluto da Pera” (nota 1); il 18 settembre 2006 su l’Unità “La grande fuga dall’Imt, l’ateneo di Pera” (nota 2). 

     In entrambi gli articoli si denuncia la ‘forzatura’ che ha portato al finanziamento dell’IMT e alla sua “statalizzazione”. In entrambi gli articoli è rimarcato il fatto che il presidente dell’IMT è stato fino all’aprile scorso Gaetano Quagliariello (ora senatore di FI), presidente della Fondazione Magna Carta. “Presidente d’Onore” della Fondazione è il sen. Marcello Pera, ex presidente del Senato. Il finanziamento ‘particolare’ dell’IMT di Lucca assume il sapore di un ‘dirottamento’ di fondi pubblici dalle Università (alle quali, invece, sono continuamente ridotti) ai cosiddetti “Centri di eccellenza”. 

     Ma l’IMT non è l’unico caso di finanziamento e riconoscimento ‘particolari’ di “Centri di eccellenza”. Il 7 agosto 2006 Fulvio Tessitore, deputato DS, ha scritto sul Mattino un duro intervento (“Università: lo scivolone del governo”, nota 3) contro il taglio dei fondi all’Università operato con il decreto Bersani-Visco. Tessitore ha, tra l’altro, scritto: “Nei momenti di difficoltà bisogna compiere scelte selettive. E queste, per esempio, suggeriscono di evitare gli sprechi, o le spese non indispensabili e differibili. E allora, per restare nell’ambito universitario non era giusto intervenire su scelte sciagurate del governo Berlusconi e del ministro Moratti? Ne cito qualcuna. Sono state istituire due nuove agenzie di ricerca, prevedendo un finanziamento annuo di 80 milioni di euro e 400 milioni nel triennio. Sono state autorizzate due ‘università personali’ a Lucca e altrove. È stato creato un Istituto italiano di tecnologia a Genova con un finanziamento annuo di 100 milioni di euro, ossia quanto si spende ogni anno per tutta la ricerca universitaria.”

     La decisa denuncia di Tessitore sul finanziamento ‘mirato’ dei “Centri di eccellenza” e il suo invito al Governo a ‘recuperare’ tale finanziamento sono pienamente condivisibili. Siamo certi che Repubblica e Unità, oltre che dell’IMT di Lucca, sioccuperanno presto anche del SUM (Istituto italiano di Scienze Umane) di Firenze. Il SUM, diretto da Aldo Schiavone, ha ricevuto lo stesso finanziamento e lo stesso riconoscimento che ha ricevuto l’IMT, presieduto da Quagliariello. Quagliariello e Schiavone insieme hanno sostenuto con vigore il DDL Moratti sulla docenza universitaria. Lo hanno fatto con altri dieci esponenti della Fondazione Magna Carta. Dei “dodici apostoli” (così sono stati chiamati sull’Unità) di Magna Carta sei sono di ‘destra’ e sei sono di ‘sinistra’. 

     Aldo Schiavone già nel marzo 2004, in una trasmissione di Giuliano Ferrara, aveva testualmente dichiarato: “Noi stiamo cercando di costruire un ristretto gruppo di Scuole di alta formazione, dedicate al dottorato e al post-dottorato, cioè a formare l’élite del Paese, a formare classe dirigente in senso stretto. Per le Scienze umane questo lo stiamo
facendo creando l’Istituto italiano di Scienze Umane.” A quella trasmissione ha partecipato anche Andrea Ranieri, della Segreteria nazionale dei DS, che ha detto: “ci inchiniamo tutti (tutti chi?, ndr)” di fronte all’Istituto di Schiavone. Lo stesso Ranieri allora ha anche espresso la ‘bizzarra’ idea che l’IIT di Genova voluto dal ministro Tremonti avrebbe potuto diventare la “grande agenzia nazionale della
ricerca” (sic!) (nota 4). 

     La costituzione dei cosiddetti “Centri di eccellenza” è uno degli obiettivi principali che i potentati accademici hanno per ottenere la gestione completa e diretta delle risorse pubbliche per l’Università. Un obiettivo che contempla la distruzione dell’Università statale, di massa e di qualità, in atto da anni ad opera di una lobby accademica trasversale che ha già imposto la falsa autonomia finanziaria, la finta autonomia statutaria, l’abolizione di fatto del CUN, i finti concorsi locali, la riforma didattica, l’aumento a dismisura del precariato, la legge Moratti, ecc. 

     Per completare la sua azione di demolizione dell’Università, la lobby trasversale vuole ora istituire, attraverso una legge delega da inserire nella prossima Finanzia, una “Agenzia per la valutazione”, come quella prevista da un DDL dei DS. Una operazione gravissima per il metodo e per i contenuti. Infatti l’uso della Finanziaria per legiferare sull’Università esautora di fatto il Parlamento ed esclude il mondo universitario dalla partecipazione all’elaborazione di una norma adeguata e condivisa. Un metodo ‘golpista’, già adoperato nelle precedenti legislature, con il quale ora si vuole imporre una struttura dotata di immensi poteri, privando l’Università e i singoli docenti dell’autonomia garantita dalla Costituzione (nota 5).

18 settembre 2006

Nota 1. Per l’articolo “Vita, morte e miracoli dell’Imt superateneo di Lucca voluto da Pera”, su Repubblica del 17.9.06, pag. 15:
(non si deve spezzare la stringa di caratteri, altrimenti il collegamento fallisce!)

http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2006/09/18SIE1032.PDF

Nota 2. Per l’articolo “La grande fuga dall’Imt, l’ateneo di Pera” su l’Unità del 18.9.06, pag. 12:

http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2006/09/18SIC1211.PDF

Nota 3. Per il testo dell’intervento di Fulvio Tessitore “Università: lo scivolone del governo”, sul Mattino del 7.8.06, pag. 1:

http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2006/08/07SI91032.PDF

Nota 4. V. il documento dell’ANDU “Università in TV, professori ordinari eccellenti e di provincia” del marzo 2004:

http://www.bur.it/sezioni/andu_archivio.php 29 marzo 2004

Nota 5. V. il documento dell’ANDU “Agenzia di valutazione: ‘golpe’ nella Finanziaria” del 7.9.06:

http://www.bur.it/sezioni/sez_andu.php 08 settembre 2006
oppure
http://www.orizzontescuola.it/article11720.html

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