= L’UNIVERSITÀ DEGLI IMPRENDITORI = I DS E LA CONFINDUSTRIA = I 15 ATENEI ECCELLENTI

L’UNIVERSITA’ DEGLI IMPRENDITORI
Il Sole 24-ore, in un articolo del 22 marzo 2006 (nota 1), ha dato notizia
che 18 Associazioni imprenditoriali hanno sottoscritto un “Documento comune sull’università” (nota 2). Nell’articolo è sottolineato che “i firmatari rappresentano, l’industria, i servizi, le banche e assicurazioni, i trasporti e le ‘coop'”. Nel documento degli imprenditori (pagg. 2-3) è chiarito che esso “nasce anche dalla collaborazione tra le associazioni imprenditoriali firmatarie e gli atenei, in particolare i politecnici e le facoltà economico-scientifiche, e tiene conto anche dei contributi delle componenti della comunità scientifica maggiormente impegnate nella collaborazione con
il sistema imprenditoriale.” Nel documento è descritta la crisi dell’Università italiana senza ricordare che essa è stata causata da quella lobby accademica trasversale che da oltre un decennio determina le scelte ministeriali e parlamentari sull’Università; scelte che la stessa lobby vuole continuare ad operare anche nella prossima legislatura. Nel documento sono presenti posizioni propagandate in questi anni dalla lobby: “determinazione (da parte dei singoli Atenei, ndr) delle tasse di iscrizione, del numero di iscritti e dei requisiti di entrata” (pag. 10), possibilità per gli Atenei “di trasformare la propria forma giuridica ad esempio in associazioni private o fondazioni” (pagg. 12-13), abolizione del valore legale dei titoli di studio (pagg. 14-16).

I DS E LA CONFINDUSTRIA
Il Sole 24-ore, in un articolo del 23 marzo 2006 (nota 3), dà notizia di
una Conferenza stampa nella quale la Confindustria ha presentato un piano per l’Università “in linea con il documento sottoscritto da 18 associazioni imprenditoriali”. Il Presidente della Confindustria ha dichiarato: “Bisogna lavorare a un sistema forte e liberalizzato per completare la positiva riforma Moratti.” Alla fine dell’articolo si legge: “Soddisfatta anche l’opposizione: “‘Il
piano va nella direzione giusta – hanno detto Andrea Ranieri e Walter Tocci dei Ds – perché individua in autonomia, valutazione e responsabilità le chiavi di riforma dell’università'”.

I 15 ATENEI ECCELLENTI
In un articolo del Corriere della Sera sulla stessa Conferenza stampa si
legge: “Eppure, secondo gli imprenditori, nel nostro Paese almeno quindici atenei hanno le potenzialità per scalare rapidamente le classifiche. ‘Il Politecnico di Milano – spiega ancora Rocca (vicepresidente della Confindustria, ndr) deve essere messo in condizione di competere con i migliori atenei europei. Non ha molto senso che segua le stesse regole di un ateneo che non può competere a livello internazionale” (nota 4).

24 marzo 2006


Nota 1. V. l’articolo “Ecco l’università che vogliamo” sul Sole 24-ore del 22.03.06, pag. 19:
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2006/03/ 22MI23043.PDF

Nota 2. Per il testo del “Documento comune sull’università”:
www.confindustria.it poi cliccare in alto a destra su “mappa del sito”, quindi, sotto la voce “Da leggere”, cliccare su “Documenti” e infine su “21/03/2006 Documento comune sull’Università – firmato da 18 Organizzazioni Imprenditoriali “

Nota 3. V. l’articolo “Più impresa negli atenei” sul Sole 24-ore del 23.03.06, pag. 19:
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/ 2006/03/23MI24037.PDF

Nota 4. V. l’articolo “Concorrenza tra atenei, più soldi ai migliori” sul Corriere della Sera del 23.03.06, pag. 25:
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/ 2006/03/23SIE4019.PDF

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